Maturità 2023: torna l’esame “tradizionale”. Tutto quello che c’è da sapere in vista del 21 giugno

5 Giu 2023 13:10 - di Redazione
maturità

Conto alla rovescia per l’esame di maturità, che dopo le modifiche dettate dalla pandemia in questo 2023 torna alla sua formula tradizionale. Ecco, dunque, tutto quello che c’è da sapere in vista di un appuntamento che coinvolgerà oltre 470mila studenti.

Maturità al via il 21 giugno: si parte con la prova di italiano

Si comincia il 21 giugno prossimo alle 8.30 con la prima prova di italiano che è uguale per tutti gli istituti. I maturandi possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse, il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale, quindi gli studenti hanno ampia scelta e sei ore di tempo per lo svolgimento.

L’appuntamento con la seconda prova

La seconda prova, che si svolgerà il giorno dopo, ha per oggetto le materie caratterizzanti ciascun indirizzo di studio, riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi e negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Solo in alcuni casi ben precisi e limitati – che riguardano essenzialmente i doppi diplomi o le minoranze linguistiche – è prevista una terza prova, che si svolgerà il 27 giugno.

Il colloquio orale: l’importanza dei collegamenti tra le conoscenze acquisite

Una volta terminate le prove scritte, gli studenti dovranno affrontare un colloquio orale. Si tratta di un colloquio in chiave multi e interdisciplinare: in poche parole, la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Prenderà il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione. È la fase dell’esame di maturità in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe di ciascuno studente.

Al bando tutti i dispositivi, pena l’esclusione dalle prove

Utilizzo di cellulari, apparecchiature elettroniche e calcolatrici nelle prove scritte sono vietati. I tanto discussi telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, tablet, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, tutti vietati. Sono escluse dal divieto le calcolatrici scientifiche e/o grafiche. Per eventuali violazioni è prevista, secondo le norme sui pubblici esami, l’esclusione da tutte le prove di esame.

L’importanza dei crediti scolastici

Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico.

Come si calcola il voto finale della maturità

Il voto finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi: massimo 40 punti per il credito scolastico; massimo 20 punti per il primo scritto; massimo 20 punti per il secondo scritto; massimo 20 punti per il colloquio. La commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto. Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell’esame. Il punteggio massimo è 100 (c’è la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l’esame è 60/100. La commissione quest’anno torna ad essere composta da un presidente esterno all’istituto scolastico, tre commissari interni e tre esterni.

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