Meloni da Porro: “Non ho fatto patti col diavolo. Stiamo dimostrando che la destra è credibile”
«Se per privilegiare me stessa devo svendere me stessa o la nazione, non sono disposta a farlo». Giorgia Meloni, ospite di Quarta Repubblica su Retequattro, ribadisce quanto promesso agli elettori italiani due anni prima, proprio da Nicola Porro: «Niente patti col diavolo», neanche da presidente del Consiglio, «a costo di andare a casa».
L’intervista a tutto campo di Porro alla Meloni inizia con una clip di un’altra intervista della leader di Fratelli d’Italia alla stessa trasmissione, quando era all’opposizione. «C’è la consapevolezza di quanto il governo sia una cosa seria – diceva Meloni il 31 maggio 2021 – che vale la pena arrivarci se per arrivarci non devi tradire te stesso, rimangiarti quello che hai detto, rimangiarti quello in cui credi, venderti o svenderti, ed è una cosa che in Italia può essere considerata minoritaria o reducistica, ma non per me. Fare le cose nei giusti modi e con i giusti tempi. Una cosa che non sono disposta a fare è svendermi o fare patti col diavolo».
“In fatto di stress 200 giorni al governo valgono più di 10 anni all’opposione”
A distanza di due anni, osserva Meloni da inquilino di Palazzo Chigi, «sul piano dello stress, 227 giorni al governo sono più di dieci anni all’opposizione. Sono sempre stata consapevole dei rischi e dei problemi che governare comporta – premette – anche se non nella misura in cui lo capisco oggi. Una cosa che non avevo considerato è che praticamente tutto quello che accade nel mondo ti riguarda, impatterà su di te in qualche modo. L’imprevisto è la previsione più accurata che puoi fare. Rincorri l’emergenza soprattutto, e devi tenere la barra dritta verso quello che puoi fare. Sui patti col diavolo, non ho cambiato idea». Poi, sottolinea il capo del governo, «devi cercare le soluzioni praticabili: ci sono cose che tu pensavi potessero andare in un determinato modo e poi studiando i dossier ti rendi conto che il quadro era diverso. Ma ancora oggi, come ieri, preferisco andare a casa che diventare diversa dalla persona che considero di essere».
“Sulla Corte dei Conti proroghiamo le norme del governo Draghi, dov’è la deriva autoritaria?”
«Segnalo sommessamente – dice ancora la Meloni sollecitata sul Decreto Pa – che quello che stiamo facendo sui controlli della Corte dei Conti sul Pnrr non è nulla di difforme da quello che ha fatto il precedente governo. Allora il problema qual è? È che c’è una deriva autoritaria o che qualcuno che viene da destra non ha gli stessi diritti che avevano loro? E questo è un problema. Per cui loro te lo dicono sulla Corte dei Conti e non è vero: la Corte fa i controlli che deve fare, fa una relazione semestrale al Parlamento e nessuno gli mette un bavaglio: non è che noi abbiamo modificato niente».
Meloni a Porro: “Non sono arrivate le cavallette e l’economia italiana va a gonfie vele”
Non mancano le stoccate al Pd della Schlein e all’opposizione in generale. «Il problema della sinistra – dice la Meloni da Porro – è che è a corto di argomenti perché governando stiamo smontando il racconto di una destra autoritaria e incapace di governare. Stiamo dimostrando in Italia e all’estero che esiste una destra affidabile, credibile, capace di governare, perfettamente presentabile». Il presidente del Consiglio ricorda i gufi della sinistra: «In campagna elettorale si diceva che con la Meloni sarebbero arrivate le cavallette, la Borsa sarebbe crollata. La Borsa sta andando molto bene, lo spread è più basso rispetto al precedente governo, gli hedge fund hanno smesso di scommettere contro il debito pubblico italiano, il Btp valore è andato strabene».
«Lo so benissimo che c’è un problema di debito – riconosce il presidente del Consiglio – e stiamo facendo una politica prudente e seria, siamo guardinghi e prudenti nelle stime ma c’è una solidità distante anni luce dal racconto che è stato fatto e questo è un problema per la sinistra italiana. E anche a livello internazionale è un problema – ricorda Meloni a Porro – perché il dibattito internazionale che ruota sul governo italiano non è figlio di una nostra debolezza, semmai di una nostra forza».
questo Governo Meloni &C ,oltre che Credibile,E’ VINCENTE.Tutti i dati Economici sono POSITIVI e i meriti sono tutti di questo Governo,che piaccia o meno,a volte serve anche la “FORTUNA” di avere un mandato elettorale chiaro e forte .E’ il primo Governo che fa gli interessi NAZIONALI NON quelli della UE o di Francia e Germania .
sono gli ANTI ITALIANI che NON sono collaborativi vedi Corte dei Conti ! Per fortuna che ci sono i professionisti competenti : CASSESE &C.!