Mes, Tajani: “Accelerare potrebbe essere controproducente, è una partita cruciale”
“Spetta ovviamente al Parlamento deliberare sulla ratifica del Meccanismo europeo di stabilità e deciderne i tempi. Ma un’indebita accelerazione potrebbe rivelarsi controproducente. E ridurre la leva negoziale del nostro paese nel contribuire a disegnare una nuova governance economica europea”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che oggi e domani sarà in missione a Bruxelles, durante il question time alla Camera rispondendo a un’interrogazione sulla ratifica del Trattato che modifica il Mes.
Mes, Tajani: evitiamo accelerazioni indebite
“Insomma non è soltanto il Mes il tema sul quale discutere – spiega Tajani – è un pacchetto più ampio, che riguarda tutta la politica finanziaria, che deve essere messa al servizio dell’economia reale. Quindi è una partita cruciale che va affrontata con un approccio a pacchetto, discutendo insieme Patto di stabilità, completamento dell’Unione bancaria, meccanismi di salvaguardia finanziaria e questo è il metodo migliore per difendere davvero l’interesse nazionale”.
“La politica finanziaria sia al servizio dell’economia reale”
E ancora sul cosiddetto Fondo Salva Stati, il capo della nostra diplomazia ha sottolineato che non può essere uno strumento emergenziale. “Il suo utilizzo come sostegno comune al fondo di risoluzione unico per le banche in dissesto andrebbe discusso con altri pilastri del quadro economico finanziario europeo. Quali l’unione dei mercati di capitale e l’unione bancaria. Il Mes potrebbe anche avere un ruolo nel sostenere investimenti a condizioni favorevoli ed essere attivato in caso di potenziali shock esterni futuri. Parte del Mes potrebbe essere usata per alimentare il fondo sovrano europeo. Serve insomma una riforma più ambiziosa, una complessiva e articolata riconfigurazione dell’architettura finanziaria europea”.
“Il regolamento del Mes non è controllato da Strasburgo”
Infine mette in guardia sull’attuale regolamento del Mes che non prevede neanche un controllo da parte dell’Europarlamento. “Personalmente faccio una critica europeista al regolamento perché anche la Banca centrale europea è tenuta a presentarsi regolarmente davanti alla Commissione economica del parlamento europeo. E invece i responsabili del Mes sono sciolti da qualsiasi controllo. Servono cambiamenti più strutturali”.