Molise, la Meloni esalta il centrodestra unito. A Conte-Schlein il patto della limonata va di traverso
Con la nettissima affermazione di ieri in Molise di Francesco Roberti alle Regionali, il centrodestra completa l’ein plein delle sfide elettorali sostenute negli ultimi nove mesi. La vittoria schiacciante di ieri si unisce agli straordinari verdetti delle urne sanciti nei vari appuntamenti col voto dallo scorso autunno ad oggi della coalizione che guida il governo nazionale. Risultati che sottolineano e rilanciano un consenso politico eloquente, solido e convinto. Esiti e riscontri che la stessa Giorgia Meloni commenta con soddisfazione all’indomani della tornata elettorale in Molise, asserendo sui social: «Congratulazioni a Francesco Roberti per la vittoria alle elezioni regionali in Molise. Un altro grande successo, ottenuto grazie al lavoro del centrodestra unito, che conferma la solidità della coalizione di Governo».
Meloni sulla vittoria in Molise: «Un successo del centrodestra unito che conferma la solidità del governo»
«Un risultato – aggiunge e conclude il premier – che ci spinge a continuare verso questa direzione, mantenendo fede alla promessa fatta agli italiani e alla fiducia che i cittadini hanno riposto in noi. Avanti così». Dunque, la barra del timone del governo va avanti tutta a dritta. La navigazione, in acque tutt’altro che tranquille, procede con il vento in poppa, e forte di una squadra che ha saputo intercettare i bisogni dei cittadini, il grido d’allarme che arriva al livello territoriale dalle amministrazioni, l’sos di imprese e lavoratori. Un esecutivo, insomma, che sta dimostrando, quotidianamente, efficacia pragmatica e strategia a lungo termine su problematiche interne e dossier di caratura internazionale. Frecce all’arco dell’esecutivo, a fronte di una debàcle – e di una crisi, non solo elettorale – che le opposizioni di sinistra accreditano ad ogni nuova prova nei seggi.
Foti (Fdi): «La vittoria in Molise conferma l’alto consenso che sta ottenendo il governo Meloni in tutta la Nazione»
Non è un caso allora se, in queste ore, in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, rileva: «La netta vittoria anche alle regionali in Molise, con l’elezione del presidente Francesco Roberti, conferma ancora una volta la luna di miele che sta vivendo la coalizione di centrodestra, che governa ben 16 regioni italiane. Il quadro generale rispecchia l’alto gradimento di consensi che sta ottenendo il governo Meloni in tutta la Nazione». Poi, dopo un sentito «pensiero» rivolto a Silvio Berlusconi che, scrive Foti, «oggi avrebbe esultato insieme a noi», prosegue: «I cittadini hanno premiato, ancora una volta, la coerenza e la responsabilità con cui il centrodestra sta portando avanti il proprio lavoro. Anche alla luce delle esigenze e delle istanze che provengono dai territori. Questo ennesimo attestato di stima rafforza ulteriormente la coalizione. E ci spinge a proseguire in maniera convinta in questa direzione».
Sesta sconfitta di fila della sinistra: fallito il test sull’asse giallorosso
E per la sinistra, conclude Foti, «un’altra batosta: l’ennesima»… Già, perché con la vittoria di ieri in Molise, gli elettori accreditano il sesto successo regionale consecutivo per la maggioranza. Una conquista del podio amministrativo cominciata nell’ottobre 2021 con il forzista Roberto Occhiuto – vittorioso in Calabria –. E proseguita undici mesi dopo con la Sicilia dove si è imposto Renato Schifani. Fino ai successi ottenuti da Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Francesco Rocca, rispettivamente in Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Lazio. Un dato particolarmente significativo quest’ultimo, con l’ente amministrativo strappato al dem Nicola Zingaretti, e che con la vittoria di ieri in Molise, sanciscono le affermazioni straordinarie del centrodestra, che amministra ora 15 regioni. Contro le sole quattro a guida della sinistra. Un esito, quello molisano, che non solo segna la sesta sconfitta di fila della sinistra. Ma che acclara a chiari numeri il fallimento del test sull’asse giallorosso…
A Conte e Schlein non basta il patto della limonata a Campobasso per essere competitivi…
Un disastro, quello incassato ieri da Schlein e Conte, che nulla hanno potuto dopo aperitivi elettorali, baci in piazza e corsa al recupero dio credibilità politica e consensi. Come scrive oggi Il Giornale, tra gli altri, parlando di «pessimi risultati del cosiddetto “campo largo” dei giallorossi», con Conte che in Molise «lascia per strada ben quattro voti su cinque presi cinque anni fa. Inoltre, su sei candidati governatore sostenuti unitariamente da dem e Movimento Cinque Stelle, sono arrivate altrettante (pesantissime) sconfitte».
L’asse giallorosso fallisce prima di cominciare…
E ancora. «La prima unione tra i due per una competizione regionale avvenne in Umbria nell’ottobre 2019, con Vincenzo Bianconi sonoramente battuto dalla leghista Donatella Tesei. Poi – prosegue il quotidiano milanese – solo altre disfatte: in Liguria (con Ferruccio Sansa annientato da Giovanni Toti). Calabria (Amalia Bruni). Lombardia (Pierfrancesco Majorino). Friuli (Massimo Moretuzzo). E infine ieri in Molise (Roberto Gravina). Segno evidente che non può bastare un caffè in un bar di Campobasso tra Giuseppi, Schlein e Fratoianni per essere competitivi»…
Molise, da Meloni a Tajani: «Un incoraggiamento al centrodestra ad andare avanti nel lavoro per il Paese»
E dai perdenti, ai vincitori, il commento di Tajani al trionfo alle urne del Molise assevera: «Il primo risultato elettorale del centrodestra e di Forza Italia dopo la scomparsa del presidente Berlusconi ne onora la memoria e conferma ancora una volta la validità del suo progetto politico. Lo straordinario risultato delle elezioni regionali in Molise ci riempie di orgoglio». Concludendo: « Il dato elettorale certamente rafforza la stabilità del governo, confermando che il centrodestra da Nord a Sud rappresenta la maggioranza naturale degli italiani. Se dalle elezioni regionali si può trarre un’indicazione politica, questa è certamente un incoraggiamento a tutti noi del centrodestra ad andare avanti nel difficile lavoro che stiamo svolgendo per il Paese».
Salvini: «Il centrodestra al 60% contro l’armata del campo largo di centrosinistra»
Tranchant anche sunto e commento del leader della Lega, Matteo Salvini. In Molise «c’era tutta l’armata del campo largo del centrosinistra… Abbiamo vinto nel Lazio, in Lombardia, in Friuli Venezia. Sono gli italiani che scelgono. Quindi, penso che in questi otto mesi abbiamo dato l’idea agli italiani che volere è potere»…