Papa Francesco di nuovo ricoverato al Gemelli: deve essere operato per un laparocele
Papa Francesco deve essere operato per fugare il rischio di occlusione intestinale. L’intervento è programmato per il pomeriggio di oggi al Policlinico Gemelli, dove il Pontefice è stato ricoverato subito dopo l’udienza di stamattina. Ieri Bergoglio si era recato nello stesso ospedale per una visita di controllo programmata da tempo e durata circa un’ora. Anche l’operazione di oggi, secondo quanto riferito dal direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, è stata “concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre”.
Papa Francesco deve essere operato per un “laparocele incarcerato”
A rendere necessario l’intervento, ha fatto sapere ancora la Santa Sede, è stato “un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti”. In sintesi, il Papa rischia l’occlusione intestinale. Dunque, si tratta di una situazione sulla quale è necessario intervenire con una certa rapidità con un intervento di “Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”. L’operazione avverrà in “anestesia generale” e la degenza presso la struttura sanitaria durerà “diversi giorni per permettere – ha precisato Bruni – il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”.
Il secondo intervento e terzo ricovero per il Pontefice
Per Bergoglio, che da qualche anno combatte anche con i problemi al ginocchio, che lo hanno costretto spesso in sedia a rotelle, si tratta del secondo intervento chirurgico, dopo quello del 4 luglio 2021 per una stenosi diverticolare sintomatica del colon, e del terzo ricovero al Gemelli, considerando anche quello per i problemi respiratori dovuti a una bronchite su base infettiva avvenuto lo scorso marzo e risolto nel giro di pochi giorni.
Cos’è il laparocele e come si affronta
“L’intervento a cui si sottoporrà il Papa è una conseguenza della precedente operazione a cui si era sottoposto che nel 25-30% dei casi può portare allo sviluppo di un laparocele, ovvero un’ernia che si forma su una cicatrice dopo un intervento di chirurgia addominale”, ha spiegato all’Adnkronos il presidente dell’Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), Marco Scatizzi. “Quindi – ha aggiunto – è un problema secondario su un paziente già operato e si provvederà con una laparotomia per rimettere dentro le viscere con l’uso di una protesi. Nel giro massimo di tre giorni si può tornare a casa, ma attenzione purtroppo le recidive sono sempre possibili. Se tutto andrà bene -ha concluso il medico – il Papa potrà tornare alle sue attività velocemente anche con l’uso di una panciera per alcuni mesi”.