Picierno imbarazzante, usa la tragedia di Giulia Tramontano per attaccare il governo. Roccella la zittisce

6 Giu 2023 10:27 - di Federica Argento
Picierno Roccella

Che tristezza nel Pd, vedere utilizzata la tragedia di Giulia Tramontano per volgare contrapposizione politica. Il ministro Roccella mette in riga Pina Piecierno che in una lettera aperta alla Stampa aveva accusato il governo di procedere “ai decreti del giorno dopo” in tema di femminicidi. Lo scritto della vicepresidente del Parlamento Europeo appariva conciliante (“Capiamo come fermare i femminicidi. Insieme” ) solo in apparenza. Perché poi si scagliava contro” l’ennesimo pacchetto di misure repressive” a cui a suo personalissimo giudizio l’esecutiva sta mettendo mano. Picierno auspicava un “approccio diverso dai precedenti”. Una vaghezza in linea con la fumosità della sua segretaria Schlein. La mette in riga il ministro per la Famiglia Roccella:

Femminicidi, Roccella zittisce la Picierno

”Vorrei rassicurare l’onorevole Picierno su un punto – scrive nella controreplica sempre sulla Stampa – : il pacchetto di norme in dirittura d’arrivo non è ‘del giorno dopo’. È frutto della consapevolezza di un’urgenza che ha portato il governo, già nella sua prima Finanziaria, ad aumentare di un terzo i fondi per il piano anti-violenza; e quindi per i centri e le case rifugio”.  Definire in modo sprezzante “decreto del giorno dopo” un pacchetto di norme di un governo in carica da sette mesi è ridicolo. Roccella le dà una lezione di metodo: le misure del governo “È il prodotto di una riflessione che coinvolge tre ministeri (Pari Opportunità, Interno e Giustizia): per capire quali sono i nodi su cui intervenire; dov’è che le buone leggi che abbiamo non raggiungono l’obiettivo; dove si producono le smagliature e gli errori applicativi. Ma vengo al punto“, scrive il ministro per la Famiglia zittendo la Picierno una seconda volta. 

“Le norme del governo non sono un decreto ‘del giorno dopo'”

L’alleanza trasversale sulle misure contro la violenza è praticata da sempre: come è accaduto per esempio sul codice rosso promosso da Giulia Bongiorno, e in tante altre occasioni. Lo stesso provvedimento che stiamo per varare parte anche dal lavoro di altri governi e della commissione d’inchiesta sul Femminicidio; così come dall’esperienza dei centri anti-violenza e di coloro che operano sul campo. Senza dimenticare l’osservatorio che riunisce associazioni, sindacati, enti; e quel mondo vasto e trasversale del quale l’onorevole Picierno raccomanda il coinvolgimento”. Insomma, Roccella rispedisce al mittente i rilievi della Picierno: il richiamo al  governo a stringere un patto trasversale  contro la violenza sulle donne non serve: già c’è stato un ampio coinvolgimento, ora e in passato.

Roccella a Picierno: “la violenza sulle donne va analizzata per intero”

Roccella pertanto chiarisce con l’AdnKronos: ”Noi ci siamo, e il centrodestra lo ha sempre dimostrato: sulla violenza non c’è colore politico o logica di schieramento che tenga. Se vogliamo però che questa alleanza sia davvero efficace, dobbiamo analizzare la realtà e guardarla in faccia per intero. Dobbiamo capire che la violenza discende dal tentativo di controllare il corpo della donna attraverso forme vecchie e nuove; che si intrecciano e sovrappongono, forme sempre più insidiose. In molte aree del mondo ci sono donne che combattono a costo della vita per andare a scuola, per uscire di casa senza essere scortate dai maschi di famiglia; per non subire mutilazioni genitali terribili, o semplicemente per andare a capo scoperto: si tratta di schiacciare una libertà femminile ritenuta intollerabile”.

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