Prigozhin torna a parlare su Telegram: non è stato un golpe, ma una marcia per la giustizia

26 Giu 2023 17:33 - di Redazione

E’ stata una ”marcia per la giustizia” quella verso Mosca organizzata dal leader del gruppo Wagner lo scorso 24 giugno e ”non un colpo di Stato per rovesciare la leadership russa”. Lo ha detto il fondatore e leader del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin in un messaggio audio di 11 minuti su Telegram, il primo da quando ha fermato la rivolta armata verso Mosca. ”E’ stata una marcia per la giustizia, per protestare contro la decisione di eliminare Wagner dal primo luglio 2023, frutto di intrighi e decisioni sbagliate”, ha detto Prigozhin, sottolineando che la sua intenzione non era quella di condurre un colpo di Stato o di modificare la leadership russa eletta.

“La nostra marcia ha dimostrato che in Russia ci sono problemi seri”

La marcia dei miliziani del gruppo Wagner verso Mosca ”ha dimostrato che ci sono problemi seri di sicurezza su tutto il territorio della Russia”. Prigozhin  ha spiegato che ”ci siamo fermati quando abbiamo sufficientemente dimostrato quello che avevamo intenzione di fare”. Ha quindi accusato il ministero della Difesa russo di aver preso di mira le sue truppe con il fuoco dell’artiglieria, dicendo che quello è stato il “momento decisivo per noi di andarcene immediatamente”.

Prigozhin si è fermato perché i suoi familiari erano stati presi come ostaggi

Evgheny Prigozhin si è fermato a 200 chilometri da Mosca perché l’Fsb e il Comitato investigativo hanno fatto irruzione nelle sue proprietà, dove sono stati sequestrati beni e fermati i familiari, trattenuti “come ostaggio”. E’ così che il tycoon ha capito di non poter più contare su Vladimir Putin, “un suo vecchio amico, che aveva fiducia in lui” e in qualche modo dipendeva da lui, dalle sue forze sul fronte ucraino. A raccontarlo al dissidente ceceno Abubakar Yabgulbaev è stato uno dei 300 uomini di Ramzan Kadyrov inviati a Mosca venerdì, il giorno prima della ‘Marcia della giustizia” di Prigozhin, “non si sa se per caso oppure no”. E a riferirlo all’Adnkronos è lo stesso Yangulbaev, avvocato, impegnato per la difesa dei diritti umani prima di essere costretto a lasciare la Russia.

Al posto di Prigozhin potrebbe andare il confondatore della Wagner Utkin

Ora Prigozhin è stato messo da parte. Ma il suo posto potrà essere preso dal cofondatore della Wagner Pcm, Dmitry Utkin, reduce da entrambe le guerre in Cecenia, di simpatie naziste. O i mercenari potranno essere riassorbiti nelle forze regolari russe. Quello che è certo – afferma Yangulbaev- è che le forze russe hanno bisogno di loro. Perché non sono in grado di fare operazioni di conquista senza di loro. Vedi Mariupol e Bakhmut.

Prigozhin e il ministro della Difesa Sergei Shoigu erano ai ferri corti da tempo, dall’inizio dell’operazione militare speciale contro l’Ucraina, in modo pubblico dal settembre del 2022. L’escalation raggiunge l’apice venerdì. Il capo dei mercenari lancia quindi la sua operazione contro il rivale, precisando in tutti i modi di non essere contro Vladimir Putin che ha aspettato a lungo prima di prendere misure contro “la sua creatura” proprio in nome del rapporto particolare che li legava e che evidenzia una “dipendenza” del Presidente russo dal comandante della Wagner, riassume Yangulbaev.

E’ difficile dire se il regime di Putin ora è più o meno debole o prevedere cosa accadrà. “Dipenderà dalla situazione, da cosa faranno gli ucraini che non hanno approfittato della mini guerra civile di Prigozhin, delle postazioni lasciate libere a Bakhmut”.

 

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