Quaranta anni fa l’arresto di Enzo Tortora davanti all’hotel Plaza: vittima di una giustizia ingiusta

17 Giu 2023 15:07 - di Eugenio Battisti

Sono passati quaranta anni dall’arresto di Enzo Tortora (morirà 5 anni dopo), vittima innocente di una giustizia ingiusta, la cui immagine rimane indelebile nella memoria collettiva. “Quarant’anni fa Enzo Tortora fu protagonista di uno dei più eclatanti e insopportabili errori giudiziari della storia italiana. Accusato ingiustamente, esposto al pubblico ludibrio e infine incarcerato, Tortora divenne il simbolo di tanti cittadini onesti che, come lui, sono vittime innocenti della giustizia”. Così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari nel giorno in cui la compagna di una vita di Tortora ricorda lo strazio subito da un uomo onesto e integro.

Tortora, 40 anni dopo: “Onoriamo le vittime innocenti della giustizia”

“Il lavoro iniziato durante la scorsa legislatura prosegua e venga istituita, in data 17 giugno, la Giornata della Memoria delle vittime di errori giudiziari”, prosegue Ostellari. “Per onorare il ricordo di chi ha subito ingiustizie. E  ricordare a scettici e distratti che anche gli innocenti, purtroppo, vanno in galera. Le prime riforme approvate dal Consiglio dei Ministri dimostrano che la giustizia italiana è alla prova di un rinnovamento che potrà dirsi pienamente compiuto, solo se questi errori non si verificheranno più”.

La compagna: ora ridiamogli la memoria

“Il 17 giugno del 1983 Enzo Tortora usciva con le manette dall’Hotel Plaza con l’accusa di camorrista, lui che invece era un uomo per bene. Un’accusa ingiusta, diffamante, quanto non sostenuta da nessun riscontro”. Così la compagna del giornalista e presentatore, Francesca Scopelliti, a margine della conferenza stampa organizzata nello spazio antistante l’Hotel Plaza a Roma, dall’Unione delle Camere Penali e dalla Fondazione Enzo Tortora.

La sua battaglia politica per la giustizia giusta

“In quel momento è iniziata la sua avventura politica”, prosegue. “Perché a differenza di chi lo voleva camorrista, si è fatto leader di una grande e nobile battaglia per la giustizia giusta. Non per sé stesso ma per tutti. Dopo 40 anni però e dopo 35 dalla sua morte, poche cose si sono capite. La nostra presenza qui davanti a questo hotel vuole ricostruire e ridare la memoria a chi memoria non ne ha più”.

Denunciare le storture del sistema giudiziario

Eriberto Rosso, segretario dell’Unione delle Camere Penali Italiane (Ucpi), davanti alla stampa, ha ricordato quella tragica vicenda, una bruttissima pagina giudiziaria. “Quarant’anni fa in questo luogo, all’hotel Plaza, veniva arrestato Enzo Tortora. E veniva mostrato in manette attraverso le riprese delle telecamere a tutta l’Italia. Noi siamo qui per ricordare. Ma anche per denunciare le storture di un sistema giudiziario”.

Crosetto: chi ha sbagliato dovrebbe pagare

Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto dedica un pensiero a Tortora. “Quaranta anni fa – scrive su Twitter – veniva arrestato, con accuse infamanti. Era totalmente innocente. Da allora migliaia di persone, conosciute in alcuni casi, sconosciute la maggioranza delle volte, hanno ripercorso quel calvario. Senza la minima conseguenza per chi ha sbagliato”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *