Russia a rischio guerra civile, Meloni: “Il caos stona con la propaganda del Cremlino”

24 Giu 2023 13:41 - di Eugenio Battisti

In Russia si affaccia l’incubo della guerra civile per l’ammutinamento della Wagner e la marcia del suo capo Prigozhin,  pronto a fare sul serio (e morire)  con i suoi 25mila uomini contro l’esercito di Mosca. Dopo aver annunciato con un video su Telegram l’ingresso nel quartier generale russo di Rostov, città chiave al confine con l’Ucraina, continua la sua marcia. Sfidando i generali russi: se non andranno da lui sarà lui a marciare su Mosca, ha detto.

Prigozhin continua la marcia verso Vronezh

Dopo la dura risposta di Putin che ha parlato alla nazione promettendo una risposta forte contro i traditori (pagheranno), Prigozhin annuncia di aver preso il controllo anche di Voronezh, cittadina del sud ovest della Russia, più a nord rispetto a Rostov sul Don. Nella cittadina “l’esercito è passato dalla parte del popolo”, affermano dalla Wagner. Intanto forze di sicurezza russe avrebbero condotto un raid nel quartier generale di Wagner a San Pietroburgo. Lo riporta il sito Fontanka, citato dalla Bbc, spiegando che “persone dal volto coperto e con fucili automatici” sono in azione anche nella zona della città russa dove ci sono l’albergo e il ristorante di proprietà di Prigozhin. Pubblicato anche il video delle forze di sicurezza che entrano nel Wagner Centre.

Il Cremlino teme il colpo di Stato

Le diplomazie internazionali monitorano con attenzione gli sviluppi dell’ammutinamento della Wagner che sta mettendo a dura prova i nervi di Putin che teme un colpo di Stato. Come dimostrano le eccezionali misure di sicurezza prese a Mosca, letteralmente blindata con la Piazza Rossa chiusa ai visitatori. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sul suo canale Telegram, invita i soldati a non seguire le sirene di Prigozhin. “Abbiamo un comandante in capo. Non due, non tre. Uno. E ha invitato tutti a unirsi. Questa è la cosa principale ora”.

Ue: è un affare interno alla Russia

Per ora i commenti di Bruxelles sono improntati alla cautela. “Quello a cui stiamo assistendo è un affare interno della Russia. Stiamo seguendo con attenzione la situazione. E siamo in contatto permanente con il nostro ambasciatore a Mosca e continuiamo le consultazioni con i Paesi membri”. Così il portavoce della Commissione europea Eric Mamer, sottolineando che l’Ue “è in contatto anche con i nostri partner”.

Meloni: il caos stona con la propaganda

Il premier Giorgia Meloni, oggi in visita in Austria, ”segue con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. Eventi – aggiunge Meloni – che testimoniano come l’aggressione all’Ucraina provochi instabilità anche all’interno della Federazione Russa”. Il premier ammette la difficoltà di fare valutazioni in queste ore e annuncia la convocazione a breve con i ministri competenti e l’intelligence per avere maggiori elementi. ”La consapevolezza, però, è quella di una situazione di caos nella Federazione russa, che stona un po’ con certa propaganda che abbiamo visto negli ultimi mesi. ‘Quello che mi interessa -ha aggiunto – è la questione ucraina. Non dobbiamo in questo momento farci distogliere l’attenzione dal sostegno a Kiev e su questa strada dobbiamo continuare”.

Macron: restiamo concentrati sugli aiuti a Kiev

Parigi come Roma. “Il presidente Emmanuel Macron sta monitorando con attenzione la situazione, rimaniamo concentrati sul sostegno all’Ucraina”. È quanto fa sapere l’Eliseo sul terremoto militare in Russia. Per l’intelligence britannica la ribellione aperta di Prigozhin rappresenta “la sfida più significativa allo Stato russo” nella storia recente.

Londra: è la sfida più grande a Mosca della storia recente

Secondo Londra, i reparti Wagner sono rientrati in territorio russo attraversando il confine ucraino in più punti. E mirano, dopo Rostov, verso Voronezh, con l’intenzione poi di raggiungere Mosca. Un progetto il cui fallimento dipende ora dalla lealtà al Cremlino “della Guardia Nazionale”, si legge nel rapporto quotidiano sull’Ucraina. Lealtà non scontata visto che alcune unità dell’esercito avrebbero mostrato inizialmente “acquiescenza” verso gli insorti.

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