Scanzi rimpiange Speranza, Bocchino gli ricorda come ha fatto il vaccino: è scontro a La7 (video)
Guai a criticare il governo Conte e il “favoloso” ex ministro della Salute, Roberto Speranza alla presenza di Andrea Scanzi: il giornalista del Fatto quotidiano ieri sera a Otto e mezzo su La7 è andato su tutte le furie dopo una frase di Italo Bocchino, che evidentemente lo ha colpito nel segno.
Il duello dialettico tra il direttore editoriale del Secolo d’Italia e Scanzi ha catturato l’attenzione di 1.262.000 telespettatori, share 6,4%, facendo contenta la conduttrice Lilli Gruber, che ormai reitera spesso il faccia a faccia tra due punti di vista antitetici nel mondo dell’informazione.
Ma il momento topico si è raggiunto quando si è parlato della gestione del Covid da parte del governo giallorosso con l’accoppiata Conte Speranza e la sua pioggia di dpcm.
“Sarei stato terrorizzato se in pandemia fossimo stati gestiti dalla Meloni o Salvini”, ha sentenziato Scanzi. A quel punto, il direttore editoriale del Secolo, Bocchino non si è fatto sfuggire l’occasione per commentare: “Di certo, non ti avrebbero permesso di farti il vaccino come l’hai fatto”.
Una frase che ha fatto imbestialire il giornalista del Fatto quotidiano, andando a ripescare una vicenda imbarazzante per lo stesso Scanzi.
Bocchino cita la vicenda imbarazzante per Scanzi della fila saltata per il vaccino
Scanzi saltò la fila, davanti a tanti che ne avevano più bisogno di lui, con la scusa che doveva “accudire” i genitori anziani e malati. Una richiesta che non aveva motivo di essere avanzata, secondo le conclusioni del pm di Arezzo Marco Dioni. Scanzi, infatti, non rientrava in alcuna categoria vaccinale di quel momento e dunque non aveva diritto ad anticipare la somministrazione. Tuttavia, dal punto di vista giuridico-legale, per la procura non ha configura alcun reato nella condotta del giornalista. Solo una figuraccia mediatica. Più o meno quella che gli ha ricordato ieri Bocchino.
#ottoemezzo “Con Meloni non avresti fatto il vaccino come lo hai fatto…”. “Vergognati! Non puoi dire certe cose!”, durissimo scontro tra Bocchino e Scanzi https://t.co/O6jf235odN
— La7 (@La7tv) June 7, 2023
Il giornalista del Fatto quotidiano su Bibbiano è diventato garantista
Tra gli altri momenti incandescenti, non è mancato uno scontro sugli affidi di Bibbiano “Bisogna distinguere tra reati e fatti moralmente ed eticamente discutibili”, afferma l’ex parlamentare, parlando dell’assoluzione dello psicoterapeuta Claudio Foti. “Mi ha fatto sorridere sentire Bocchino fare questa distinzione sul fatto che alcune cose non sono reati ma possono essere discutibili dal punto di vista etico”, ribatte il giornalista del Fatto quotidiano, “lui però non utilizza le stesse parole quando si riferisce a esponenti del centrodestra, le sue parole riguardano solo persone che stanno dall’altra parte”.
E lo ha detto proprio Scanzi: forcaiolo sfrenato con gli avversari, improvvisamente garantista quando si tratta di difendere i suoi amici.