Tragedia di piazza San Carlo, l’Appello conferma la condanna a 18 mesi per Chiara Appendino

28 Giu 2023 9:26 - di Agense Russo
chiara appendino

La Corte d’Assise d’Appello di Torino ha confermato per l’ex sindaco, oggi deputata M5S, Chiara Appendino, la condanna di primo grado a 18 mesi nell’ambito del processo per i fatti accaduti in piazza San Carlo il 3 giugno 2017 durante la finale di Champion League tra Juventus e Real Madrid. Confermate le condanne a 18 mesi anche per l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana e per l’ex presidente di Turismo Torino, Maurizio Montagnese. Assolto l’allora ex questore Angelo Sanna per non aver commesso il fatto. Tutti in primo grado erano stati giudicati con rito abbreviato. Sei imputati, invece, avevano scelto il rito ordinario, per loro sono giunte due conferme di condanna e quattro di assoluzione. Le accuse, comuni a tutti i dieci imputati, erano omicidio colposo, disastro colposo e lesioni plurime colpose.

L’Appello conferma la condanna per Chiara Appendino, che annuncia ricorso

“Naturalmente rispetto questa sentenza ma, una volta rese note le motivazioni, presenterò ricorso in Cassazione, sicura di poter far valere le mie tesi difensive nel prossimo grado di giudizio. Come sapete, mi sono sempre difesa dalle accuse all’interno dei processi, senza timore e a testa alta e continuerò a farlo”, ha commentato Appendino su Facebook. “Anche oggi ripeto – ha aggiunto – che la vicenda giudiziaria ovviamente nulla toglie a quello che è stato quel momento così difficile per la Città, per la comunità che allora rappresentavo, e questo lo dico da donna e da rappresentante delle istituzioni”.

“Ce lo aspettavamo, siamo contenti perché hanno assolto il questore. Il fatto che prima sia stato archiviato il prefetto poi assolto il questore ci lascia ben sperare. Rimane solo il sindaco che, certo, tra i vasi è sicuramente il più debole perché è da sempre un’istituzione debole quanto c’è di mezzo lo Stato però siamo assolutamente convinti che l’assolutoria di quelli che hanno governato il territorio dal punto di vista della sicurezza porterà sicuramente un vantaggio anche a tutti gli altri”, ha detto il legale di Appendino, Luigi Chiappero. “Se sono assolti loro in un caso in cui alcuni delinquenti hanno fatto un’operazione di un certo tipo io penso – ha detto l’avvocato – che ci sia grande spazio per dire che il disastro non è colpa delle istituzioni, tutte non solo di prefettura e polizia ma anche del sindaco”.

Confermate condanne e assoluzioni del primo grado per gli altri sei imputati

Per quanto riguarda i sei imputati del rito ordinario, la corte ha assolto il dirigente della Questura Michele Mollo, per non aver commesso il fatto, confermato le assoluzioni di primo grado per il vice prefetto Roberto Dosio, il dirigente comunale Paolo Lubbia, e il componente della commissione provinciale di vigilanza, Franco Negroni e confermate le condanne di primo grado per Alberto Bonzano e Marco Sgarbi. Lo scorso gennaio, per decisione della Corte d’Assise d’Appello di Torino i due processi, quello con rito abbreviato e quello con rito ordinario erano stati unificati per motivi di “economia processuale”.

I drammatici fatti di piazza San Carlo

Il 3 giugno 2017, in piazza San Carlo a Torino, venne proiettata su maxischermo la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. In quella occasione una gang di giovanissimi rapinatori utilizzò bombolette di spray urticante, provocando il panico generalizzato. Il bilancio fu di due donne morte e di 1.672 persone ferite, anche a causa del vetro delle bottiglie che erano state introdotte illegalmente in piazza. I quattro giovani ritenuti responsabili dell’accaduto hanno ricevuto condanne a 10 anni ciascuno.

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