Tre sindaci Pd “mollano” Elly Schlein sul Pnrr: “Macché deriva ungherese. Basta barricate”

8 Giu 2023 8:30 - di Gabriele Alberti
sindaci Schlein

Dalla battaglia sul Pnrr Elly Schlein esce con le ossa rotte. Tre sindaci di peso,  Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, e il neoeletto Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza, hanno diramato una nota in pieno dissenso dalla streategia della segretaria. Le chiedono di occuparsi più dell’attuazione del Recovery plan che dei controlli contabili. Infatti fin’ora la sceneggiata del Pd si è concentrata quasi esclusivamente sui giudici contabili, per quanto riguarda la stretta del governo ai controlli preventivi della Corte dei Conti. Ebbene i tre sindaci  chiedono al Partito democratico di cambiare rotta. Non è questo il tema -scrivono-. Dando ragione alla posizione chiara espressa da uno come Luciano Violante al Corriere.

Pnrr: i sindaci Gori, Possamai, Palazzi  contro la Schlein

Gori, Palazzi e Possamai chiedendo di occuparsi più dell’attuazione del Recovery plan che dei controlli contabili: «La discussione politica di questi giorni sul Pnrr distoglie l’attenzione dal cuore vero del problema: che sono i ritardi accumulati nella gestione del Piano; i sovra-costi ancora non pienamente coperti nelle opere che i Comuni stanno mettendo a gara; l’assenza di informazioni su nuovi bandi e diversi altri aspetti importanti». Basta parlare di «deriva ungherese», scrivono. L’importante è «non gettare alle ortiche un’opportunità unica per il Paese»: «Come hanno spiegato i professori Cassese e Mirabelli, e come ha ulteriormente sostenuto Luciano Violante, il controllo concomitante della Corte dei Conti sul Pnrr era stato abolito già da Draghi nel 2021».

Pnrr, tre sindaci di peso contro Schlein: “Evita una discussione surreale”

Insomma, basta barricate, sottolineano Gori, Possamai e Palazzi, basta metodo Schlein: «Si eviti una discussione surreale – riporta l’Ansa- : il problema è molto più serio e merita un nuovo patto Stato, Regioni e Comuni; a partire dal Governo che deve chiaramente dire se intende modificare alcuni obiettivi e contenuti del Piano; ma nel caso confrontarsi quanto prima e nel merito con la Commissione Europea, come già hanno fatto gli esecutivi di altri Paesi». Chiedono al governo di costituire una cabina di regia con i Sindaci, con l’ Anci. La parola chiave è collaborare per ottenere il meglio.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *