Ucraina, attacco alla diga di Kakhova. Zelensky: “Terrorismo russo”. Oggi l’incontro con Zuppi

6 Giu 2023 8:39 - di Sveva Ferri
zelensky

Doveva essere il giorno degli attesi colloqui con il cardinale Matteo Zuppi, incaricato dal Papa per la missione di pace per l’Ucraina. Ma per Volodymyr Zelensky è anche un giorno di consiglio di Sicurezza nazionale, convocato d’urgenza dopo l’attacco alla diga di Kakhova, nella regione di Kherson. Un atto di “terrorismo” lo ha definito Zelensky, mentre il suo consigliere del presidente, Andriy Yermak, ha accusato Mosca di “ecocidio”.

Zelensky convoca il consiglio di Sicurezza nazionale dopo l’attacco alla diga di Kakhova

“Questo è ecocidio, la sicurezza delle persone oggi è una priorità, ma dobbiamo assicurare che il nemico sia punito a livello internazionale”, ha affermato Yermak, aggiungendo che “i russi saranno responsabili per la privazione di acqua potabili per gli abitanti della regione a sud della Crimea, la possibili distruzione di alcuni villaggi e della biosfera”. Zelensky, parlando di “terroristi russi”, in un tweet ha poi sottolineato che questa distruzione “conferma solo al mondo intero che devono essere espulsi da uno angolo del territorio ucraino: non bisogna lasciare loro un singolo metro, perché usano ogni metro per il terrorismo”. Il presidente ucraino quindi ha rassicurato la popolazione sul fatto che “tutti i servizi stanno lavorando”, annunciando di aver “riunito il consiglio nazionale di sicurezza e difesa”.

L’evacuazione dei villaggi e la paura per Zaporizhzhia

Kiev ha indicato due rischi imminenti legati alle inondazioni: quello per la popolazione e quello per la vicina centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il ministero dell’Interno ucraino, secondo quanto annunciato su Telegram dal consigliere, Anton Gerashchenko, ha già disposto le evacuazioni dei villaggi che rientrano nella “zona di pericolo”, individuata sulla sponda destra del Dnieper. La popolazione inoltre è stata esortata a spegnere tutte le apparecchiature elettriche.

La replica di Mosca, mentre su Kiev proseguono gli attacchi aerei

Anche in questo caso, però, l’attacco è diventato oggetto di accuse incrociate, con Mosca che replica alle accuse di Kiev sostenendo che a far saltare il vecchio impianto sovietico siano state le forze ucraine. Intanto proseguono i bombardamenti russi, che ieri, secondo quanto denunciato dalle autorità locali, hanno provocato anche un morto e nove feriti nella città di Balakliia nell’oblast di Kharkiv, dove sono state colpite abitazioni civili. Oggi, inoltre, l’amministrazione militare ucraina ha fatto sapere che nelle prima ore di stamattina il proprio sistema di difesa antiaerea è riuscito a respingere attacchi aerei sferrati dalle forze armate russe contro la regione di Kiev.

Il cardinale Zuppi oggi a colloquio con Zelensky

È dunque in questo contesto che si svolge la missione di pace del cardinale Zuppi, alla quale – nonostante tutto e nonostante la consapevolezza delle difficoltà da parte della stessa Santa Sede – si guarda con la speranza che possa rappresentare per lo meno un primo passo. “La visita del cardinal Zuppi a Kiev è certamente un fatto positivo che mi auguro possa entrare nella Storia. Tuttavia, bisogna essere realisti, lo è innanzitutto Papa Francesco non avendo mai nascosto le difficoltà del processo che si sta tentando di avviare con l’obiettivo di arrivare almeno a una tregua che in prospettiva sappia guardare alla pace”, ha commentato con l’Adnkronos il direttore di Aiuto alla Chiesa che soffre, Alessandro Monteduro, alla vigilia della missione. “È chiaro – ha aggiunto – che da qualche parte bisogna pur partire e lo si fa oggi con un gesto concreto, si pongono insomma le basi”.

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