Ucraina, la realpolitik di Mattarella: «La guerra ci impone di adeguare la nostra difesa»

8 Giu 2023 20:22 - di Redazione
Mattarella

Un doveroso omaggio alla solidarietà «per il meritorio soccorso ai migranti in difficoltà nel mare» e tanta realpolitik. Così il presidente Mattarella ha onorato la Giornata della Marina che si celebrerà domani. Oggi, intanto, ha ricevuto al Quirinale il Capo di stato maggiore della Marina Militare ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti al Corpo. A loro Mattarella ha ricordato che l’aggressione della Russia all’Ucraina ha minato le regole di convivenza internazionale faticosamente costruite dopo il Secondo dopoguerra. Uno scenario completamente inedito che, a giudizio del presidente della Repubblica, «impone ora di definire, insieme ai nostri alleati, le nostre condizioni difensive, che richiedono alle Forze armate adeguamenti a questa nuova condizione».

Mattarella ha ricevuto l’ammiraglio Credendino

Realpolitik, si diceva. In effetti Mattarella ha colto la ricorrenza di domani per richiamare, attraverso la nostra Marina Militare, l’intero spettro delle Forze armate a prendere atto del nuovo contesto internazionale disegnato dalla brutale aggressione della Russia all’Ucraina. Un conflitto nient’affatto lontano. Anzi. «La nostra proiezione naturale nel Mediterraneo – ha rimarcato in proposito il capo dello Stato – impone un sovrappiù di responsabilità e richiede determinazione nella difesa delle ragioni della pace e della cooperazione tra i popoli».

Domani è la Giornata della Marina Militare

Ma Mattarella ha voluto celebrare la Marina italiana anche ricordandone la grande professionalità e la riconosciuta abnegazione nell’opera di protezione e di soccorso in mare. «Desidero sottolineare – ha detto il capo dello Stato – la preziosa opera delle Capitanerie di Porto, con il quotidiano e tenace impegno di controllo dei fenomeni migratori via mare, e con il doveroso e meritorio soccorso ai migranti in difficoltà nel mare». Mattarella ha quindi augurato «buon vento» alla nave-scuola Amerigo Vespucci in partenza per un impegnativo giro del mondo. E ha salutato i rappresentanti dell’istituto Andrea Doria, dell’Associazione nazionale marineria d’Italia e la Lega navale.

 

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