Ue, Martusciello: “È la volta buona per l’alleanza Ppe-Conservatori: replichiamo il modello del governo Meloni”
La due giorni di studi del Ppe si apre a Roma l’8 giugno con la partecipazione di Manfred Weber, Presidente del gruppo del Partito popolare europeo, espressione della Csu bavarese, e Antonio Tajani, vice presidente del Ppe, vicepremier e ministro degli Esteri. Lo sfondo è quello di una rottura del patto tra centristi e Pse e la nascita di un’alleanza con i Conservatori dopo le elezioni europee del 2024. Tra i sostenitori, all’interno del Ppe dell’operazione di creazione di un centrodestra europeo, c’è l’italiano Fulvio Martusciello, capodelegazione di Forza Italia a Bruxelles. “L’alleanza tra centristi e conservatori – dice al Secolo – in Italia si è già realizzata con il governo Meloni. Il modello è replicabile in Europa e il vento che soffia, dalla Finlandia, alla Svezia, alla Spagna spinge in questa direzione”. Per Martusciello, le europee di giugno 2024 sono la prossima tappa, ma oltre si profila un’altra scadenza, quella delle regionali in Campania del 2025. Obiettivo del centrodestra, sfrattare Vincenzo De Luca dalla poltrona di Palazzo Santa Lucia.
Il 2 agosto 2022 Silvio Berlusconi l’ha scelta per riorganizzare il partito in Campania. Partiamo proprio dalla Campania. A poco più di un anno dalla nomina a coordinatore regionale, che bilancio traccia?
Abbiamo ricostruito una comunità di militanti e simpatizzanti radicati sul territorio, rinnovato la classe dirigente con gente seria e capace di rispettare gli impegni assunti con gli elettori e il cui unico obiettivo è quello di difendere il Paese reale e rappresentarlo nelle sue aspirazioni e nei suoi interessi legittimi. Per farlo, abbiamo aperto Forza Italia alle categorie produttive, alle imprese e al volontariato. I loro esponenti diventano protagonisti di una politica diversa dalla politica politicante che gli elettori rifiutano in blocco, come testimonia anche l’astensionismo delle amministrative di maggio.
A proposito di elezioni amministrative, è soddisfatto del risultato del suo partito in Campania?
Abbiamo motivi per gioire. La straordinaria vittoria a Scafati del nostro candidato, Pasquale Aliberti, con Forza Italia che ha ottenuto il 19,3%, conferma che può esistere un’alternativa a una sinistra senza risposte per chi lavora e chi produce, per i professionisti come per i giovani alle prese con disoccupazione e mismatch del mercato del lavoro. Alle amministrative di giugno 2022 il nostro simbolo non era presente neanche sulle schede elettorali. Adesso, ci siamo presentati dappertutto – vincendo, come a Pomigliano, Ottaviano – e con candidati che non sono frutto di spartizioni nel centrodestra, ma espressione del territorio.
Vincenzo De Luca è tra i più accaniti oppositori del disegno di legge sull’autonomia differenziata…
La battaglia di De Luca sull’autonomia differenziata è ideologica. Siamo garanti di un Sud capace di cogliere le stesse opportunità di crescita del Nord. Non è un caso se abbiamo proposto un uomo del Sud alla presidenza della commissione affari regionali.
Come affronterà l’appuntamento delle europee?
Puntiamo a conquistare la guida dell’Ue con una coalizione di centrodestra. Intanto, continuiamo a rafforzare il partito mettendo sempre in prima linea gli interessi dell’Italia.
Onorevole Martusciello, lei ha fortemente sostenuto la candidatura di Napoli come sede dell’Emsa, l’ agenzia europea sulla sicurezza marittima. A che punto siamo?
Il dossier è in fase avanzata, e siamo fiduciosi. Napoli è la sede naturale, per la sua posizione al centro del Mediterraneo, per ospitare questo organismo.