Usa, il figlio di Biden si dichiara colpevole di possesso illegale di armi ed evasione fiscale

21 Giu 2023 14:44 - di Giacomo Fabi
Biden

In altri tempi avremmo scomodato le «dure repliche della storia» o il contrappasso dantesco per commentare la disavventura (l’ennesima) giudiziaria di Hunter Biden, secondogenito di Joe, il presidente degli Stati Uniti d’America. Scrive infatti il Washington Post che il turbolento rampollo dell’attuale inquilino della Casa Bianca ha appena raggiunto un accordo  con la Procura federale per evitare il carcere. In cambio dovrà dichiararsi colpevole di possesso illegale di armi da fuoco (al momento dell’acquisto avrebbe omesso di dichiarare di consumare cocaina ) e di evasione fiscale. A questo punto, mettetevi nei panni di un elettore democrat Usa o anche di un dem nostrano e poi chiedetevi se alla, lettura di questa notizia non avreste preferito scomparire sotto terra per l’imbarazzo.

Hunter Biden eviterà il carcere

Certo che sì: possesso illegale di armi è una cosa alla Donald Trump, roba da suprematisti bianchi o da texani Gop pronti a difendere a revolverate ogni sconfinamento, anche fortuito, nel ranch di proprietà. Negli States, si sa, il possesso di armi divide repubblicani e democratici più di quanto non riesca all’immigrazione messicana. Figuriamoci, perciò, che smacco politico potrà derivarne a Biden padre dal patteggiamento del figlio. Peggio ancora se dalle armi ci spostiamo sull’evasione fiscale. Parliamo di tasse per circa 1,2 milioni di dollari che Biden Jr. avrebbe evaso tra il 2017 e il 2018. Qui i metri di terra per coprire l’imbarazzo di decuplicano. perché parliamo dell’argomento su cui la sinistra impartisce quotidianamente lezioni su scala globale per spiegare al colto e all’inclita che le tasse servono a finanziare scuole, strade e ospedali.

Le conseguenze sulla candidatura del padre Joe

Pagarle perciò è un dovere, dal cui adempimento si avvantaggia l’intera comunità a partire dai più poveri e dai più esposti. Ne discende, quasi in automatico, che i renitenti alla leva fiscale siano soprattutto i destri, cioè lavoratori autonomi, imprenditori, commercianti, professionisti. Di nuovo i Trump, insomma, sulla falsariga di quanto già sperimentato da noi ai tempi della contrapposizione tra l’«Italia migliore», incistata nel sedicente ceto medio riflessivo, e quella «alle vongole» innamorata del Cav e perciò pronta a fregarsene del 730, a parcheggiare in seconda fila e a strombazzare il clacson nel traffico. Il che ci porta a pensare che questa volta Hunter Biden l’ha fatta davvero grossa. Già, a differenza di quanto accade per le colpe dei genitori, quelle dei figli ricadono spesso e volentieri sulle spalle dei loro padri.

 

 

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