Utero in affitto, sceneggiata di +Europa alla Camera. Magi e Della Vedova con i cartelli a favore
È arrivata in aula alla Camera la proposta di legge per rendere il ricorso all’utero in affitto “reato universale“. La relatrice Carolina Varchi di Fratelli d’Italia ha spiegato che l’obiettivo è quello di “estendere la punibilità della condotta” che è già reato in Italia.
La circostanza ha offerto ai deputati di +Europa l’occasione per una sceneggiata a favore della maternità surrogata. Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova nel corso del dibattito hanno esposto un cartello con la scritta ‘Genitori, non criminali’ che riprende lo slogan usato stamane dalla manifestazione dell’Associazione Coscioni.
“Con questa proposta di legge, state dicendo a questi bambini che sono figli di un reato universale, scusate se è poco”, ha detto oggi durante la discussione generale proprio il segretario di +Europa, che è il relatore di minoranza della legge Varchi.
Della legge ha parlato anche il capogruppo FdI in Senato Lucio Malan. “I bambini – ha detto a rainews – dovrebbero avere diritto a poter vivere e crescere insieme al loro padre e alla loro madre e non essere figli di un mercimonio, acquistati come fossero degli oggetti. Questa (della maternità surrogata) è una pratica vietata in Italia fin dal 2004”.
Malan ha poi proseguito: “Quanto al perseguimento di reati compiuti all’estero ci sono diverse leggi che lo prevedono: la cosiddetta legge Bonino, che è quella contro le mutilazioni genitali femminili che puniscono anche coloro che portano nei paesi d’origine le bambine per subire queste atroci pratiche e al loro ritorno in Italia sono punibili”.
Arrivano due turisti americani con il figlio nato da Gpa: saranno arrestati? “Sono aspetti da definire nella legge e la legge stessa può essere applicabile quando si tratta di persone che prendono la residenza in Italia, anche senza avere la cittadinanza. E’ poco pensabile – ha aggiunto – che si possa applicare la legge a chiunque si torvi a passare dal nostro Paese. Sono aspetti che vanno definiti e la questione generale resta”.
I bambini che hanno due papà o due mamme nati con la Gpa rischiano di perdere i genitori? “La legge non è retroattiva: questi bambini, dunque, hanno perso uno dei due genitori per scelta di chi ha deciso di usare queste pratiche, escludendo così un genitore dalla vita del bambino”, ha concluso Malan.