Aborto, è scontro in Piemonte sulla “stanza dell’ascolto”. Rampelli: «La 194 si applica così»
Come strilla la sinistra sulla 194, la legge che in Italia regola l’aborto. Non perché qualcuno voglia cancellarla o limitarla. Ma solo perché qualcuno, in questo caso Maurizio Marrone, assessore regionale in Piemonte in quota Fratelli d’Italia, ha deciso di applicarla correttamente. Come? Istituendo presso l’ospedale Sant’Anna di Torino una “stanza dell’ascolto“, cioè una struttura dove accogliere le donne che potrebbero abortire per difficoltà economiche. L’ascolto è esattamente quel che la legge 194 demanda ai consultori. Qui però molto spesso è la burocrazia a farla da padrona senza prestare granché attenzione al dramma che lacera ogni donna posta davanti all’alternativa di continuare o interrompere la gravidanza.
M5S e Pd contro l’assessore Marrone: «Nega il diritto all’aborto»
Alla sinistra va bene così, salvo vergare pensosi editoriali sul crollo delle nascite ogni qualvolta l’Istat evidenzia il nostro lungo inverno demografico. Ma la 194 non è un vessillo di morte. È la legge che ha reso legale l’interruzione della gravidanza, ma senza mai fare mistero di considerare tale pratica alla stregua di una extrema ratio cui la donna ricorre dopo aver scartato ogni altra alternativa. L’iniziativa di Marrone ha fatto riemergere esattamente questo lato disatteso e inapplicato della 194. Per questo Pd e M5S sono insorti, parlando di «marchetta antiabortista», di «progetti oscurantisti» e di «attentato all’autodeterminazione delle donne». Ovviamente, pretendono che il presidente della Regione Alberto Cirio sconfessi l’assessore di FdI.
Il plauso della Montaruli
In realtà, quella di Marrone non è un’iniziativa estemporanea né personale. La “stanza dell’ascolto” nasce da una convenzione tra Città della Salute e il Movimento per la vita. «Nessuno mette in discussione il diritto di abortire, ma finalmente si dà piena applicazione alla prima parte della legge, probabilmente mai letta da chi la difendeva solo per usarla come una bandiera abortista», ha commentato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera. Da FdI arriva anche il plauso di Augusta Montaruli. «Da oggi – ha sottolineato la deputata – la regione Piemonte offre un servizio aggiuntivo alle donne che vogliano proseguire la loro gravidanza e che già possono accedere a progetti di sostegno economico. Queste politiche hanno il solo scopo di stare accanto a donne in difficoltà, sostenendole nella possibilità di portare la gestazione a termine. Si tratta di azioni concrete e di civiltà che continueremo a promuovere».