Alta tensione in Italia Viva: Rosato e Bonetti pronti all’addio, ma i due smentiscono
Alta tensione in Italia Viva: gira voce che Ettore Rosato ed Elena Bonetti stiano con la valigia in mano direzione Forza Italia. A Montecitorio non si parla d’altro quantunque i diretti interessati abbiano provato, anche energicamente, a smentire i boatos. Rosato e Bonetti sono due big. Lui è stato coordinatore nazionale del partito mentre lei, nella passata legislatura, è stata addirittura ministro. La loro defezione sarebbe per Matteo Renzi uno smacco cocente. Tanto più che in questo momento egli ha tutto l’interesse ad essere percepito come un leader in remuntada e pronto ad approfittare dello spazio lasciato al centro dalla morte di Silvio Berlusconi.
Polemico tweet di Rosato a Renzi
Dovesse accadere il contrario, la sua ambizione di rientrare nel giro che conta subirebbe un colpo letale. Ma com’è nata la voce sul presunto addio di Rosato e Bonetti? L’unico indizio in tal senso è rinvenibile in un risentito tweet dell’ex-coordinatore nazionale di Iv dal seguente tenore: «Caro Matteo, ho appreso da una mail di essere membro del comitato delle regole del congresso. Ti avevo detto, anche personalmente, che non ero disponibile. Mi sembra unitile riepilogare qui i motivi. Poco male, non ci siamo capiti, dopo tanti anni può succedere». Seguono abbraccio e messa a disposizione.
Timore per il flop alle Europee del 2024
Al di là dei toni, fintamente pacati, resta l’interrogativo di fondo: perché comunicare via social e non privatamente? È di tutta evidenza che il tweet di Rosato segnala una mancanza di dialogo in Italia Viva. E lo fa, appunto, pubblicamente, quasi a voler avvertire Renzi che a tirare troppo la corda potrebbe spezzarla. Più o meno lo stesso, stando sempre ai boatos della Camera, penserebbe la Bonetti. Sulle tensioni che serpeggiano in Iv pesano anche le incertezze sulla lista unitaria con Azione in vista delle elezioni europee del prossimo anno. Arrivando separati all’appuntamento, tanto Renzi quanto Calenda avrebbero ben poche chance di superare l’asticella del 4 per cento. Da qui l’esigenza di ritrovare una linea politica fin qui irrintracciabile. A conferma che l’esasperato tatticismo di Renzi sta stancando anche i suoi.