Biancaneve rivisitata e corretta: nel film Disney, via il principe e nani magiche creature di varie etnie

15 Lug 2023 15:35 - di Giulia Melodia
Biancaneve

Biancaneve, la prima eroina Disney diventa l’ultima vittima del politicamente corretto made in Usa. La denuncia arriva dal Daily Mail Us e la polemica che ne è seguita rimbalza veemente sui social. Tutto è partito dalle prime indiscrezioni filtrate dal set e da alcuni scatti rubati. Sul web, in questi giorni di riprese aggiuntive e ultimi dettagli – il film, a quanto anticipato dal sito Coming Soon, è atteso al cinema nel 2024, probabilmente da marzo – la pellicola “rivisitata e corretta” fa già discutere. I cambiamenti che la Major si è affrettata ad operare in corso d’opera indignano non solo i puristi del genere e gli appassionati di disegni animati – contrari allo stravolgimento di personaggi e racconto –. Ma una ben più estesa platea di spettatori. Un target che, per l’ennesima volta, si sente oltraggiato da una politica culturale – e dalle sue troppe derive – che ormai nelle Majors ha preso il sopravvento.

Biancaneve, prima eroina Disney e ultima vittima del politicamente corretto

Così, nel caso della fanciulla protagonista del classico dell’animazione, nata artisticamente nel 1939, l’adattamento live action della fiaba dei fratelli Grimm nelle mani di revisionisti e apologeti della ideologia woke solleva delusione e anima le recriminazioni. O meglio, fa storcere il naso il tentativo inarrestabile di trasformare l’archetipo letterario, e la sua prima rilettura cinematografica, in un manuale di diktat imprescindibili, asserviti al politically correct. Quella del film in questione, infatti, è una sceneggiatura in cui i sette nani, rigorosamente uomini e donne di etnie diverse, diventano «creature magiche». Soggetti attraverso cui, sottolineano gli stessi Studios, «evitare di rafforzare gli stereotipi». Puntellando però, di contro, l’immaginario in corso di istituzionalizzazione che, tra libere ispirazioni e forzature mal mimetizzate, rivisita e snatura una “fiaba” classica. Fiaba di cui, epurato il cuore originale, resta ben poco…

Il film ispirato alla favola stravolge personaggi e modifica il racconto: l’ira degli utenti sui social

Un plot, quello del film in arrivo, in cui dopo aver criminalizzato il bacio finale, bollato come «non consensuale», tra Biancaneve e il principe nell’atto di risvegliare la fanciulla, adesso sparisce proprio del tutto la figura dell’eroe in sella al suo cavallo bianco. Un esito scontato del resto, dopo che stampa woke e radicale d’oltreoceano già un paio d’anni fa ha levato gli scudi su quella scena finale. Stigmatizzando la sequenza del “bacio rubato” del cartoon come “diseducativa”, in quanto equiparabile a un inno “ai soprusi di genere”. «La motivazione – riporta Il Giornale sul punto – sembra legata a un manifesto femminista: la protagonista svestirà i panni di damigella in pericolo, per trasformarsi in un’eroina in grado di determinare da sola il proprio destino». Insomma, ce n’è per recriminare. E gli utenti sul web, dopo le prime indiscrezioni commentate del Daily Mail, si sono scatenati.

Biancaneve, la denuncia del “Daily Mail Us” dall’emblematico titolo: “Biancaneve e i sette… compagni politically-correct?”

Del resto la testata americana ha scelto per l’occasione un titolo a dir poco evocativo: «Esclusivo: Biancaneve e i sette… compagni politically-correct? Le prime immagini del remake live action della Disney mostrano la principessa mentre cammina con un gruppo variegato di uomini e donne dopo le discussioni sull’opportunità di utilizzare degli attori nani». Una descrizione che racchiude nel suo enunciato il senso e il dissenso piovuto sull’operazione revisionista. Un intervento eseguito più con l’accetta che con il bisturi…

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