Bomba alla libreria di CasaPound a Firenze: arrestato l’anarchico Fallanca. Nell’attentato restò ferito un artificiere

16 Lug 2023 16:27 - di Carlo Marini

La Digos di Firenze ha arrestato Pierloreto Fallanca, anarchico riconosciuto responsabile – con Salvatore Vespertino, ancora ricercato – di aver posizionato la notte del 31 dicembre 2016 una bomba presso la libreria il Bargello di Firenze, luogo di incontro di giovani appartenenti a CasaPound.

Nell’attentato l’agente Mario Vece rimase mutilato

Nell’esplosione rimase gravemente ferito l’artificiere della Polizia di Stato, Mario Vece, che nel tentativo di disinnescare la bomba perse una mano e un occhio ricevendo, poi, una medaglia al valore da parte del Capo dello Stato e rischiando di doversi pagare le spese mediche da solo.

Il provvedimento è stato eseguito con l’ausilio delle Digos di Milano e di Bologna e con l’intervento di personale della Direzione Centrale della polizia di prevenzione. Nell’attività di disinnesco dell’ordigno esplosivo, l’artificiere della polizia di Stato Mario Vece rimase gravemente ferito. Fallanca è stato condannato in via definitiva a 8 anni di carcere e deve scontare una pena residua di cinque.

Le indagini avviate nell’immediatezza, coordinate dalla Dda di Firenze, hanno portato all’individuazione di 21 persone appartenenti alla compagine politica anarchica condannati a vario titolo per reati connessi ad atti di violenza contro le forze dell’ordine, anche in occasione di manifestazioni non autorizzate. I titoli di reato più gravi sono stati riconosciuti solo in capo a due del gruppo, che dovranno scontare pene passate in giudicato fino a 5 anni, avendo già scontato misure cautelari nelle fasi del processo.

Chi è l’anarchico Fallanca

Fallanca, 30 anni, è stato arrestato ieri dalla Polizia di Stato, a Bologna. La Corte di Cassazione ha infatti rigettato il ricorso presentato dal suo legale contro la decisione del tribunale del riesame di Firenze, che lo scorso ottobre aveva disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Fallanca aveva l’obbligo di dimora in attesa della decisione della Corte dopo il ricorso del suo difensore.

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