Cala l’indice del disagio sociale. L’Italia torna ai livelli pre pandemia grazie all’azione del governo
Un altro grande risultato per il governo Meloni, un altro indice positivo e stavolta ancora più importante perché riguarda i ceti meno abbienti .Cala l’ indicatore del disagio sociale, secondo lo studio di Confcommercio. A maggio il Misery index scende di 0,7 punti fissandosi al 15,9, il livello più basso dall’inizio della pandemia. Il miglioramento registrato nell’ultimo mese – sottolinea l’Associazione – è la sintesi di un significativo rallentamento del tasso di crescita dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza di acquisto (al 7,1%) e di un lieve ridimensionamento del tasso di disoccupazione estesa (all’8,4% dall’8,6% del mese precedente).
Aumentano occupati e diminuisce l’inflazione
Il mercato del lavoro ha continuato a mostrare anche a maggio segnali positivi. Il numero di occupati è aumentato di 21mila unità sul mese precedente e le persone in cerca di lavoro sono diminuite di 34mila unità. Queste dinamiche hanno portato il tasso di disoccupazione ufficiale al 7,6% (7,8% ad aprile). A maggio 2023 i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato una variazione tendenziale del 7,1%, in significativo rallentamento rispetto al mese precedente (7,9%). Le prime stime di giugno segnalano un’ulteriore decelerazione del tasso di crescita dei prezzi per questa tipologia di beni e servizi (+5,9% su base annua). “Nonostante il consolidamento del processo di rientro dell’ rinvenimento – si legge nella nota di Confcommercio – permangono alcune incertezze sulla possibilità di ridurre, nei prossimi mesi, l’area del disagio sociale . Come già sperimentato nei mesi precedenti il processo di decelerazione dei prezzi potrebbe essere più graduale rispetto alle attese.