Caldo africano, in città e in campagna è allarme per gli animali. I consigli di Coldiretti

17 Lug 2023 11:12 - di Redazione
Coldiretti

Soffrire come una bestia non è solo un modo di dire, ma dura realtà. Soprattutto quando, come in queste stesse ore, il caldo africano fa impennare il barometro verso i 40 gradi. Proviamo a immaginarci al posto di un cavallo costretto a trainare carrozzelle con a bordo turisti per le vie di Roma. O di una mucca sfinita dalla mungitura. E se il primo può sperare solo in un po’ d’ombra, la seconda, informa Coldiretti, può già contare su ventole e doccette già in funzione in molte fattorie per scongiurare il calo di produzione del latte.

Diminuita del 10% la produzione del latte

Che secondo Coldiretti è già quantificabile in un circa 10 per cento in meno rispetto ai periodi normali. Il clima ideale per le mucche, infatti, si aggira fra i 22 e i 24 gradi. Oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Un altro accorgimento anti-afa riguarda i pasti: meglio servirli un po’ per volta per aiutare le mucche a nutrirsi al meglio senza appesantirsi. Al calo delle produzioni di latte si aggiunge poi un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo.

Coldiretti: «Il 2023 supera di 0,43 gradi la media storica»

Il grande caldo ha investito l’Italia in un 2023 che, informa Coldiretti, si classifica nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,43 gradi la media storica. E per il nord Italia, dove si concentrano gli eventi estremi dell’ultima settimana, si è trattato del terzo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,80 gradi superiore la media. Anche quest’anno, dunque – conclude Coldiretti – si conferma in Italia la tendenza al surriscaldamento. Nel nostro Paese la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022, il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.

 

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