Caso Emanuela Orlandi, bucati gli pneumatici al fratello Pietro. Il legale: “Azione mirata”
L’autovettura di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela scomparsa a Roma nel giugno del 1983, è stata oggetto di una azione vandalica la notte tra il 5 e il 6 luglio scorso. I quattro pneumatici sono stati infatti bucati con una lama. L’auto era parcheggiata in una strada di Borgo Pio, a poca distanza da via della Conciliazione, a Roma. “A nostro avviso si tratta di un’azione mirata – dice l’avvocato Laura Sgrò, legale di Orlandi – le altre auto, infatti, non sono state danneggiate. Sull’episodio abbiamo immediatamente presentato una denuncia”. Secondo quanto si apprende, le forze dell’ordine hanno già acquisito le telecamere presenti in zona. Le indagini sono in corso.
La riapertura del caso e il messaggio del Papa
La procura di Roma ha riaperto le indagini sulla scomparsa di Emanuela lo scorso maggio, dopo l’inchiesta aperta dai Pm del Vaticano. La procura aveva acquisito nuovi atti dalla magistratura vaticana. Il procedimento a Piazzale Clodio era stato riaperto dopo che il Csm aveva chiesto informazioni su un esposto presentato dai familiari sul caso della ragazzina scomparsa 40 anni fa. Il 25 giugno scorso durante l’Angelus, Papa Francesco aveva ricordato Emanuela “In questi giorni ricorre il 40/o anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi – aveva detto il Pontefice all’Angelus -. Desidero approfittare di questa circostanza per esprimere, ancora una volta, la mia vicinanza ai familiari, soprattutto alla mamma, e assicurare la mia preghiera”.