Che pena la vignetta del “Fatto” su Vox, Meloni e le fogne: “Prima o poi anche voi verrete fuori”
Con il consueto gusto per l’offesa becera verso il premier Meloni, la vignetta di Natangelo sul Fatto Quotidiano oggi in edicola non rinuncia al suo sfregio verso il presidente del Consiglio. “Dopo la batosta elettorale Meloni rincuora i fascisti di Vox…”. Si intitola così la vignetta pubblicata a pagine 3, a corredo dei commenti sulle elezioni in Spagna. Il mancato “sfondamento” del partito di Abascal, salutato stranamente dalla sinistra italiana come una “sua” vittoria, offre l’assist choc a Natangelo. Che tristezza osservare il triste paragone dal sapore antico e spregevole: tornate nelle fogne. Infatti, la matita del vignettista mostra la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni con l’espressione imbronciata. Sguardo rivolto a terra verso le grate di un tombino. Sotto il quale ci sarebbe, nella mente obnubilata di disprezzo del Fatto, il leader della destra spagnola. La Meloni nel disegno guarda a terra verso le grate e dice: “Tranquilli… Vedrete che prima o poi anche voi riuscirete a venir fuori da lì…”. Semplicemente disgustoso.
L’ultima vergogna del Fatto: la vignetta rievoca le fogne per dileggiare Meloni e Vox
Quelle fogne del triste slogan anni Settanta tornano buone per la cattiveria di quelli del Fatto che possono cogliere due piccioni con una sola vignetta: dileggiare Meloni e il partito di Abascal in un solo colpo. Veicolando, inutile dirlo, falsità. Vox governa città e regioni con i Popolari, altro che fogne. Ma il solo fatto che non abbia “sfondato”, come si dice in gergo elettorale, per il vignettista significa automaticamente una retrocessione nelle fogne. A rendere più triste tutto il contesto è il “corredo” alla truce vignetta, il commento di Gad Lerner. Anch’egli lancia grida di giubilo (non si capisce questa sinistra, vincono i conservatori ma loro gioiscono ugualmente). Ciò che scrive l’editorialista è un delirio, sostanzialmente.
Su il Fatto Lerner mette il carico da undici: “Vox e Meloni stessa pasta”
“Fratelli d’Italia e Vox sono davvero fatti della stessa pasta- scrive sprezzante l’editorialista -. “Sarebbe ora che ne prendessero atto, nell’establishment imprenditoriale e giornalistico nostrano, i neofiti estimatori della premier. Che pur di salire sul carro della vincitrice continuano a incoraggiarne un’impossibile svolta europeista moderata. Semplicemente contronatura, vista la composizione del suo gruppo dirigente e la cultura politica che lo contraddistingue”. Di cosa parli non si sa. Vox è nato da una costola del partito popolare spagnolo. Il partito della premier guida il gruppo Ecr, una delle più antiche famiglie conservatrici europee. E riscuote il plauso internazionale. Cosa ci sia di “contronatura” nella visione europeista moderata della Meloni Lerner non lo spiega. Perché non può spiegarlo. E’ semplicemente rabbia, frustrazione. Pena e tristezza.