Chiesti 20 anni per Navalny. L’oppositore di Putin: “La Russia ha scatenato la guerra più stupida del secolo”

20 Lug 2023 18:24 - di Laura Ferrari
Navalny

La procura di Stato russa ha chiesto la condanna a 20 anni in una colonia penale per Alexey Navalny per una serie di accuse, tra cui quella di “estremismo”. Lo riferisce la Tass, secondo cui la sentenza contro il più noto oppositore di Vladimir Putin è attesa per il 4 agosto. Navalny è rinchiuso nella colonia penale IK-6 di Melekhovo, circa 235 chilometri a est di Mosca, dove sta già scontando condanne per complessivi 11 anni e mezzo di carcere con l’accusa tra l’altro di frode.

L’attacco di Navalny a Putin: “State sguazzando in una pozzanghera di fango e sangue”

Nell’udienza di oggi, Navalny ha scagliato una dura accusa al regime di Putin. «Non volendo poggiare sulla gamba della coscienza – ha detto il dissidente russo in videocollegamento dalla sua cella – la mia Russia ha fatto alcuni grandi balzi, spingendo tutti attorno, ma poi è scivolata ed è crollata con fracasso, distruggendo tutto ciò che la circondava. E ora sta sguazzando in una pozzanghera di fango o di sangue, non si capisce, con le ossa rotte e la popolazione povera e derubata, circondata da decine di migliaia di morti della guerra più stupida e insensata del XXI secolo. Certo, prima o poi si rialzerà. E sta a noi determinare su cosa poggerà in futuro».

Nelle stesse ore, l’Unione europea ha imposto misure restrittive nei confronti di dodici cittadini e cinque enti, responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Russia. Le misure – scrive il Consiglio Ue in una nota – prendono di mira coloro che hanno abusato della tecnologia di riconoscimento facciale per massicci arresti arbitrari in Russia, nonché le sentenze politicamente motivate contro i politici dell’opposizione, gli attivisti per la democrazia e i critici espliciti del Cremlino Alexei Navalny e Vladimir Kara-Murza.

Le misure della Ue contro cittadini ed enti russi

In questi elenchi figurano vari enti legati alla città di Mosca, un ministro nel governo della città e un vicesindaco, tre società che producono o organizzano gare per la fornitura di sistemi di riconoscimento facciale. Gli elenchi prendono di mira anche le persone responsabili della gestione della colonia penale in cui Alexei Navalny è detenuto dalla sua condanna politicamente motivata nel marzo 2022 e un ufficiale del Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa (FSB) coinvolto personalmente in un tentativo di assassinare Vladimir Kara-Murza attraverso l’uso di una neurotossina.

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