Csm, Gratteri in “pole” per la Procura di Napoli. Entro l’estate il via libera del plenum
Nicola Gratteri si avvicina a grandi passi alla Procura della Repubblica di Napoli, la più grande d’Italia per numero di addetti. L’attuale procuratore capo di Catanzaro è infatti il candidato che ha raccolto più voti nella Commissione per gli incarichi direttivi del Consiglio superiore della magistratura (Csm) per l’incarico di capo della procura partenopea. Quattro i voti in suo favore, mentre un voto ciascuno è andato agli altri due candidati: il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, e l’aggiunto di Napoli, Rosa Volpe. La decisione finale, tuttavia, spetta ora al plenum di Palazzo dei Marescialli: dovrebbe arrivare prima della interruzione estiva.
Su Gratteri ampia convergenza in V Commissione
Per Gratteri hanno votato la presidente della commissione, Maria Luisa Mazzola, togata di MI, l’indipendente Andrea Mirenda e i laici Daniela Bianchini (Fratelli d’Italia) ed Ernesto Carbone (Italia Viva-Azione). Ad Amato è andato il voto di Roberto D’Auria, togato di Unicost, mentre a favore di Volpe si è espresso il consigliere di Area Antonello Cosentino. Sotto il profilo della tenuta degli equilibri “politici” in seno al Csm, resta da capire se la designazione a larga maggioranza di Gratteri riuscirà a sanare il clamoroso muro contro muro fra le componenti interne dell’Anm, il sindacato delle toghe, emerse nel plenum sulla nomina di Filippo Spiezia a procuratore di Firenze.
Ieri muro contro muro su Spiezia a Firenze
Le lacerazioni registrate su questo nominativo restano profonde. Tanto che negli ambienti di Palazzo dei Marescialli si fa presente che in occasione della nomina di Spiezia, il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli ha espresso il proprio orientamento solo in sede di dichiarazione di voto. Fonti vicine al vicepresidente fanno sapere che le ragioni della preferenza in favore di Spiezia sono da ricercare soprattutto nello straordinario profilo internazionale di un magistrato che ha a lungo rappresentato l’Italia in Eurojust. Nessuna forzatura, dunque, e nessuno strascico polemico. Questo, almeno, sembra dire la larga convergenza registrato oggi in V Commissione sulla designazione di Gratteri a Napoli.