Domani partono i saldi: sei italiani su dieci pronti ad acquistare. Abbigliamento e calzature in testa alle preferenze

5 Lug 2023 12:24 - di Francesca Amendola

Al via, domani, i saldi estivi . Un appuntamento che interesserà ben sei italiani su dieci pronti ad acquistare grazie alle opportunità fornite dagli sconti. Diverse le interpretazioni e le proiezioni da parte delle associazioni che rappresentano i commercianti.  Secondo Confesercenti è previsto  un budget medio  di 227 euro a persona. Il forte interesse da parte dei consumatori è motivato, in parte, dal caro-vita: le famiglie vogliono compensare con qualche acquisto in offerta i tagli effettuati al budget per abbigliamento e calzature durante l’anno. Incide anche il cambiamento repentino delle temperature, soprattutto dopo una primavera più fredda del solito che ha frenato notevolmente gli acquisti di capi e calzature primaverili ed estivi: il 38% dei consumatori ammette che, tra marzo e giugno, ne ha comprati meno dell’anno precedente, visto il persistere di un meteo incerto. Diversa la stima di Cna, che parla di 150-160 euro di spesa a famiglia.

La lista dei desideri

Abbigliamento e calzature restano in cima nella lista degli acquisti da fare , con un ribasso dei prezzi diverso secondo le stime dell’Unc.  L’abbigliamento (indumenti e accessori) si avvia verso un ribasso medio del 21,5%, in aumento di 2,1 punti percentuali su gennaio 2023 e in flessione di 0,3 punti sui saldi della scorsa estate. Il record della convenienza spetta agli indumenti, che con una riduzione del 23,3% rappresentano la voce più scontata, +2,3 punti sui saldi invernali, -0,2 punti su quelli precedenti estivi. Le calzature segneranno un ribasso del 19,1%, +1,6 punti rispetto all’inverno 2023, -0,6 punti sull’estate 2022. Nel complesso, per abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 21,1%.

Stop alle frodi con le le nuove norme varate dal governo Meloni

“Quest’anno, grazie all’entrata in vigore del decreto legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, che attua la direttiva Ue 2019/2161, sarà più rischioso barare sugli sconti, ma certo non impossibile”, afferma il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, chiedendo che “i sindaci mandino i vigili a fare controlli a tappeto per controllare i prezzi, così da premiare i venditori onesti, che sono la maggioranza. Nel frattempo continuiamo a suggerire ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi improbabili del 50 o del 70%, che spesso nascondono fondi di magazzino o prezzi vecchi gonfiati”.

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