Donzelli: “Non prendiamo lezioni da chi scarcerò i boss per il Covid”. E i 5Stelle perdono le staffe

21 Lug 2023 18:28 - di Alessandra Parisi

La destra non prende lezione dalla sinistra e dai grillini in materia di guerra alla mafia. Lo ha ribadito a chiare lettere, scatenando l’ira furiosa degli interessati, Giovanni Donzelli. “Il M5S con la scusa del Covid ha scarcerato i mafiosi, mentre noi abbiamo fatto in modo che restassero in carcere”. Così il vicepresidente del Copasir, tra gli applausi, dal palco del convegno “Parlate di mafia” in corso a Palermo. “Non dimentichiamo quando Grillo diceva qui in Sicilia che la mafia aveva una sua morale…”.

Donzelli: non prendiamo lezioni da chi scarcerò i mafiosi

L’esponente di FdI rivendica con orgoglio la messa in sicurezza del 41 bis, primo atto del governo Meloni di fronte a quanti agitavano crociate contro “il carcere duro”. “Chiedevano a me e all’amico Delmastro ‘cu tu fa fari’ (chi te lo fa fare, ndr), perché sul caso Cospito era più comodo stare in silenzio e girarsi dall’altra parte. Ma noi abbiamo difeso il 41bis e la sinistra ha sollevato tanto polverone. Poi però non c’è stata più una sola persona di sinistra a metterci la faccia per difendere Cospito. Non accettiamo lezioni da nessuno”.

Dall’opposizione avvertimmo Bonafede

Nel mirino anche Alfonso Bonafede, Guardasigilli grillino all’epoca del lockdown. “Quando eravamo opposizione in Parlamento avvertimmo sul rischio di scarcerazione dei mafiosi. E l’allora ministro Bonafede disse che non era vero. Ma poi i mafiosi furono scarcerati e furono necessari degli interventi per recuperare”, puntualizza il parlamentare di FdI. “Sono stati momenti in cui lo Stato non ha avuto la schiena dritta”.

C’è qualche grillino che archiviò l’inchiesta mafia-appalti

Donzelli sburgiarda, fatti alla mano, la retorica anti-mafia dei soloni delle opposizioni. “Non prendiamo lezioni neppure da parte di ex magistrati che oggi sono in politica, che quando Borsellino era morto da poche ore archiviavano l’inchiesta mafia-appalti”. Il bersaglio ha un nome e un cognome: il senatore 5Stelle, Roberto Scarpinato, ex procuratore generale di Palermo che nel 1992 era titolare dell’inchiesta Mafia e appalti. E che insieme al collega Lo Forte chiese l’archiviazione dell’indagine, poi accolta, dopo la strage di via D’Amelio.

Nordio non è debole contro la mafia

La storia della destra, al contrario, non ha zone d’ombre. “Il fatto che Nordio sia debole contro la mafia è una menzogna. Nordio non è debole contro la mafia ma spaventa i poteri forti perché è un uomo libero. Non è condizionato e non è condizionabile, questo fa paura alla criminalità organizzata”.

I 5Stelle perdono le staffe: taccia

Scontata e scomposta la reazione dei 5Stelle e di parte dei dem. “L’onorevole Donzelli dovrebbe solo stare zitto e invece si permette ancora di lanciare accuse false”, è la replica stizzita dello stato maggiore grillino. “Oggi ripete la bufala delle scarcerazioni durante la pandemia. Avrebbe dovuto lasciare mesi fa il suo incarico al Copasir . attaccano Stefania Ascari, Valentina D’Orso e Ada Lopreiato – per aver messo a repentaglio la sicurezza nazionale sventolando ai quattro venti informazioni investigative coperte da segreto”.

Il delirio del Pd: Donzelli torna a manganellare

Non è meno imbarazzante il commento di Silvio Lai del Pd. “Donzelli sfascia tutto per ‘manganellare’ i deputati dell’opposizione, per attribuire vicinanze alla mafia e al mondo anarchico. Vediamo se Meloni lo richiamerà al silenzio o preferirà guardare altrove, come ormai avviene spesso”.

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