Facci non rinuncia al programma in Rai: “Non possono attaccarsi a una frase uscita male”

11 Lug 2023 9:15 - di Sara De Vico

Si sente “usato come pretesto per attaccare il governo”, non ha intenzione di rinunciare al programma in Rai ed è furioso contro il il “cretinismo bipolare”. Filippo Facci, vittima dello tsunami mediatico per un articolo su Libero sul caso La Russa junior, non ci sta. Ha già chiarito ma non sembra bastare. “Il mio  non è un pentimento all’italiana”, dice il giornalista in una lunga intervista a La Stampa.

Facci: mi guardano con sospetto a destra e a sinistra

“A destra sono guardato con sospetto e a sinistra comunque mi considerano inaffidabile perché appartengo all’altra parte, ma io non sono fascista in alcun modo, mai stato. Ogni volta soffro ad essere dipinto così”. Del gioco di parole mal riuscito sulla ragazza che ha denunciato per stupro il figlio del presidente del Senato (“fatta di cocaina e prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa”) non va fiero. Ma difende il contenuto dell’articolo (uno dei suoi migliori, dice).

“Quella frase non è nel mio stile, è uscita male”

“Non è nemmeno il mio stile, non so cosa mi è preso”, dice Facci. “È come una barzelletta che non fa ridere. Se c’è bisogno di attaccarsi ad una frasetta per attribuirmi, come ha fatto Sandro Ruotolo, quattro reati come sessismo, razzismo, apologia del fascismo e vittimizzazione secondaria interroghiamoci sul sistema non su uno svarione stilistico”.

La Rai si trova a un bivio, non possono cedere a una cretinata

Ora c’è il rischio che salti il suo programma in Rai? ” A viale Mazzini si trovano a un bivio,  sintetizza il giornalista messo sotto accusa da Rutolo e dall’inquisizione di sinistra. “Non possono cedere per una cretinata del genere. Ma allo stesso momento le donne della Rai sono tutte contro di me”.  Quel lavoro – dice  gli farebbe comodo dal punto di vista alimentare. “Molti pensano all’egemonia culturale, ma per me vale solo quella del rosso in banca, per questo sto traslocando. Vada come vada. Mi ritrovo cornuto e mazziato” .

Non mi aspettavo la proposta della Rai

Non ha entrature in Rai e non si aspettava la proposta di conduzione di una rubrica. “Ha proprio ragione Michele Serra che mi ha detto che oggi chi va in Rai si trova in una posizione difficile, o viene percepito come uno che sale sul carro del vincitore o come politicamente schierato”.  Non sopporta  l’accusa di sessismo e l’ingresso a gamba tesa nella sua vita privata con la denuncia per stalking della sua ex moglie. “L’ho lasciata nel 2019, era una no-vax e per le sue idee ha fatto prendere il Covid ai miei figli, ho reagito a questo e solo via mail. Dov’è lo stalking, dove?”. Ma l’attacco che più lo innervosisce, confessa a La Stampa, è essere associato alla ministra Roccella. “Di cui ho scritto le peggiori cose. Io che sono radicale, proprio perché non si fanno distinzioni nel bipolarismo del cretinismo”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *