Fenix, Sangiuliano tra tributo a Tolkien e strigliata a Sgarbi: io da sempre lontano da sessismo e turpiloquio
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, intervenuto in mattinata a Fenix – la festa di Gioventù Nazionale che oggi chiude i battenti – scalda la platea annunciando proposte e obiettivi del dicastero di cui al vertice. E affermando soddisfatto: «Sul Pnrr della cultura, l’Italia è avanti a tanti altri Paesi europei. Siamo orgogliosi di finanziare con oltre un miliardo di euro il recupero di oltre 150 borghi italiani». Non solo: dopo aver tracciato un bilancio di 8 mesi di lavoro del suo dicastero, il ministro ha rivelato tra gli applausi l’evento che celebrerà lo scrittore, filologo e linguista britannico autore del Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, morto il 2 settembre del 1973. E regalando in conclusione del suo intervento un’altra sorpresa accolta con entusiasmo dai presenti, ha anticipato che «in autunno faremo una grande mostra per il cinquantesimo anniversario della scomparsa di Tolkien». Nel mezzo, tra incipit e chiosa, non delude chi dal ministro si aspetta un commento sulle polemiche seguite all’intervento di Sgarbi al Maxxi. Parole, quelle del sottosegretario, che hanno scatenato una bufera su cui Sangiuliano ha preso una posizione netta.
Sangiuliano, a Fenix tra l’omaggio a Tolkien e la strigliata a Sgarbi
Il ministro della cultura, che ha scritto una lettera al Presidente del Maxxi Alessandro Giuli, per chiedere spiegazioni su quanto accaduto durante la serata di giugno, quando Vittorio Sgarbi ha parlato a ruota libera, intervistato dal cantante Morgan davanti al presidente del museo. Tra i temi affrontati, la sua vita sessuale e i suoi problemi di salute. Argomenti che il sottosegretario alla Cultura ha sostenuto condendo il tutto con volgarità e riferimenti espliciti. Il commento di Sangiuliano a riguardo, allora, è stato tranchant. Una posizione, quella che il ministro esplicita sin dalle prime battute del suo intervento a Fenix sul “caso Sgarbi”, intanto affermando: «La libertà di manifestazione del pensiero deve essere sempre massima e garantita a tutti. Ma trova il suo limite nel rispetto delle persone. Anche le forme dell’espressione non devono mai ledere la dignità altrui». Aggiungendo a stretto giro: «Le istituzioni culturali, e so che Alessandro Giuli è d’accordo con me, devono essere aperte e plurali, ma lontane da ogni forma di volgarità. Chi le rappresenta deve mantenere un rigore più alto di altri». E puntualizzando subito dopo: «Sono da sempre e categoricamente lontano da manifestazioni sessiste e dal turpiloquio. Che giudico sempre e in ogni contesto inammissibili. E ancor più in un luogo di cultura. E da parte di chi rappresenta le Istituzioni. Il rispetto per le donne è una costante della mia vita. Per me essere conservatori significa avere una sostanza. Uno stile. E anche un’estetica di comportamento».
«Creare il passato del domani»: Sangiuliano annuncia a Fenix tutte le iniziative al via
Chiuso il capitolo delle polemiche poi, il ministro della Cultura è tornato sui progetti e le inziiative immediate che il suo dicastero ha in corso d’opera. O anche già pronti. «Stiamo costruendo un nuovo immaginario che possa proiettare i valori positivi della nostra nazione nel mondo», ha sottolineato Sangiuliano nel proseguo del suo intervento a Fenix. Ripercorrendo le tappe fin qui raggiunte nel corso del suo mandato: l’introduzione del biglietto per accedere al Pantheon. L’impegno all’acquisto di Villa Verdi («un luogo così iconico non poteva andare disperso e diventare di proprietà di un miliardario venuto dall’estero»). E l’acquisizione «a tempo di record» dell’edificio del ‘500 che ospiterà il museo dei Bronzi di San Casciano. Oltre che «il finanziamento da 10 milioni approvato dal Consiglio dei ministri per il museo della Shoah, di cui si parlava da 20 anni». L’istituzione «della capitale dell’arte contemporanea, perché vogliamo preoccuparci anche di creare il passato del domani».
L’invito del ministro alla platea di giovani
Il ministro ha poi rivolto un invito ai giovani in platea: «Leggete un libro. Andate in un museo. Ascoltate un concerto di buona musica: anche questo significa essere conservatori e comunitari». E infine, un’assicurazione: al ministero della Cultura «sarete sempre ben accolti». Ma un passaggio del suo intervento, Sangiuliano lo ha dedicato anche alla premier. «Giorgia Meloni ci rende orgogliosi nel mondo di essere italiani, è un suo grande merito. Sono stato tre giorni fa in Giappone per chiudere un accordo sul cinema, e anche lì ho trovato apprezzamenti per il lavoro e la figura di Giorgia Meloni. Mi onoro di far parte del suo governo», ha concluso il ministro.