Fisco, tra sinistra e tasse attrazione fatale. E il Pd di Elly Schlein non fa eccezione

12 Lug 2023 9:15 - di Valerio Falerni
Schlein

Si fa, ma non si dice. Si potrebbe riassumere così il rinnovato senso per le tasse del Pd targato Elly Schlein. Ne parla oggi Libero in un servizio che resoconta la conferenza stampa di presentazione a Montecitorio del pacchetto di emendamenti dem alla riforma del fisco presentata dal governo. Una riforma che i quattro relatori – oltre alla Schlein, la capogruppo alla Camera Chiara Braga, Antonio Misiani e Cecilia Guerra – hanno tentato di demolire pezzo per pezzo con l’armamentario retorico di sempre: disuguaglianza, evasione, inadeguatezza. In realtà, a contare è più il non-detto che il detto.

Gli emendamenti di Schlein e compagni al testo del governo

E sì, perché Schlein e compagni hanno preferito spezzarsi piuttosto che spiegare i capisaldi cui si ispirano le loro proposte di modifica. Si è capito solo che se dipendesse da loro gli italiani sarebbero ancor di più spremuti come limoni. In nome, ovviamente, della patrimoniale, l’oscuro oggetto del desiderio del Pd. Vero è che i relatori hanno ammesso che «in Italia la patrimoniale c’è già» visto che, ad eccezione della prima casa, ogni bene è tassato. Ma è altrettanto vero che vorrebbero inasprirla ancor di più attraverso quella riforma del catasto stoppata dal centrodestra al tempo del governo Draghi. Lo stesso vale per l’imposta di successione, altro intramontabile cavallo di battaglia della sinistra d’antan.

Nel mirino casa, eredità, redditi

Certo, Schlein e i suoi non dicono apertamente di voler eliminare le franchigie oggi previste dalla legge, ma aumenterebbero volentieri «il grado di progressività dell’imposta sulle successioni e le donazioni». Il terzo capitolo su cui il Pd di Schlein darebbe un ulteriore giro di vite riguarda i redditi da capitale e le rendite. Ne hanno parlato anche in conferenza stampa annunciando (meglio, minacciando) interventi «sulle aliquote più basse». Da quelle parti, insomma, il “tassa e spendi” non sembra conoscere fine. Il fatto che il governo abbia tagliato il cuneo fiscale per rendere più pesante la busta-paga di lavoratori e dipendenti solletica poco la sinistra nostrana. Già, la spremitura del contribuente le procura ben altre emozioni. Vuoi mettere?

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *