Fitto: “Abbiamo riscritto il Pnrr per portare a casa i finanziamenti, è il tempo della responsabilità”
«Non abbiamo eliminato nessun finanziamento ma abbiamo fotografato situazione rispetto a una serie di interventi di progetti in essere»: lo scandisce con chiarezza il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, nel suo incontro con la stampa a Palazzo Chigi.
“Non stiamo eliminando alcun intervento”
«Non stiamo definanziando nulla ma stiamo mettendo in salvaguardia gli interventi che rischiano di non essere spesi all’interno del Pnrr o rendicontati, o addirittura non ammissibili», spiega Fitto dopo la cabina di regia sul Pnrr. Il ministro vuole sgombrare il campo da equivoci e strumentalizzazioni delle opposizioni. «Non stiamo eliminando nessun intervento, li stiamo eliminando come proposte dal Pnrr per ricollocarli» ribadisce il ministro. In particolare, «9 misure per un ammontare totale di 15,9 miliardi di euro», «saranno definanziate e rifinanziate nell’ambito della riprogrammazione». «Tutta la proposta – aggiunge Fitto – si poggia sulla certezza che il definanziamento di un intervento troverà il finanziamento negli altri programmi, si sta mettendo in salvaguardia questi interventi».
Riscritti 144 progetti sui 349 da centrare fino al 2026
In particolare, il governo ha riscritto il Piano di ripresa e resilienza, modificando 144 progetti dei 349 ancora da centrare fino al 2026 e, con essi, spostando da un investimento all’altro decine di miliardi di euro degli 89,6 che restano da incassare, sui 191,5 complessivamente assegnati all’Italia.
Fitto sarà martedì in Parlamento per esporre le modifiche al Pnrr
Nel Pnrr entra inoltre il capitolo RepowerEu con le misure per accelerare la transizione green e l’autonomia energetica del Paese, con massicci investimenti in infrastrutture — attingendo ai programmi delle partecipate pubbliche Enel, Eni, Terna e Snam — e la previsione di nuovi Ecobonus a favore di famiglie e imprese che investano nel risparmio dei consumi di luce e gas.
Transizione green ed ecobonus per i meno abbienti
Risorse per 4 miliardi di euro del RepowerEu saranno infatte destinate all’ecobonus per le abitazioni private, a supporto delle famiglie a basso reddito. Resta lo strumento tradizionale della detrazione fiscale ma, spiega un documento diffuso dopo la riunione, «con alcune importanti e sostanziali correzioni. La nuova misura del Piano andrà in supporto delle famiglie a basso reddito, in passato rimaste escluse dagli interventi di efficientamento delle abitazioni». «Sul tema degli asili», invece, evidenzia il ministro, «noi siamo reduci da mesi di polemica ma siamo qui con una proposta che prevede 900 milioni in più: una risposta fattuale».
La proposta di modifica del Pnrr «aprirà il confronto con parti sociali, organizzazioni di categoria, Regioni, Province, Comuni, Parlamento, e poi andrà al confronto con la Commissione europea». «Abbiamo lavorato per trovare soluzioni, non giustificazioni, per evitare polemiche – aggiunge –. Noi stiamo aprendo un confronto, è un metodo nuovo. Ulteriori proposte potranno arrivare da comuni, province e regioni. Io martedì sarò in Parlamento per avviare un dibattito e una discussione».
Tra le misure stralciate dal Pnrr, c’è il collegamento ferroviario Roma-Pescara. «Riceverà finanziamenti alternativi ai fondi Pnrr. Per i cittadini non ci saranno cambiamenti», assicura Salvini che ricorda come la tratta abbia sofferto ritardi di attuazione durante il precedente governo. Intanto arriva il compiacimento da Bruxelles per l’accordo raggiunto in cabina di regia. Mentre Fitto invita l’opposizione a un «clima di confronto utile e positivo per l’interesse del Paese». A giudicare dai commenti sopra le righe di Pd e 5 Stelle, difficilmente l’invito sarà accolto.