Francia, Macron impotente. Appello alla calma della nonna del ragazzo ucciso: “Fermatevi”
Non si placa la protesta in Francia dopo l’uccisione, da parte di un poliziotto, di Nahel, il 17enne raggiunto da un colpo d’arma da fuoco esploso da un’agente a Nanterre e diventato simbolo della rivolta antirazziale delle periferie francesi, che in pochi giorni ha portato migliaia di persone in piazza. Una rivolta segnata da automobili bruciate e oltre 2.500 i falò appiccati per strada. Il capo dello Stato francese Emmanuel Macron farà il punto della situazione all’Eliseo stasera durante una riunione alla quale parteciperanno il primo ministro, il ministro dell’Interno e il ministro della Giustizia, secondo quanto riporta la tv Bfmt.
Francia, Macron non allenta lo stato di emergenza dopo la rivolta per Nahel
Intanto salgono a 1300 i fermi in Francia in seguito ai disordini nella notte appena trascorsa. Intanto, però, un’inchiesta per tentato omicidio di soggetto titolare di pubblica autorità è stata avviata in Francia dopo che nella notte tra venerdì e sabato è stato aperto il fuoco contro un agente di polizia che si è salvato grazie al suo giubbotto antiproiettile. A riferire l’episodio, avvenuto a Nîmes, è stata oggi la procuratrice della Repubblica, Cecile Gensac, che ha aperto l’inchiesta. “Il fatto che indossasse il giubbotto ha permesso all’agente di non rimanere gravemente ferito”, ha dichiarato. Una radiografia ha confermato la presenza di un proiettile all’interno del giubbotto.
La reazione indignata del portavoce del governo
“Non siamo nel ‘Signore delle mosche’, il libro dello scrittore britannico William Golding, il romanzo in cui adolescenti prendono il controllo in assenza di adulti. E’ giocoforza constatare, e il ministro della Giustizia e il presidente della Repubblica francese lo hanno detto, c’è anche una questione educativa, il ruolo dei genitori. Ho dei figli e non capisco che dei bambini di 12 anni, alcuni sono stati arrestati ieri notte, possano essere nel centro di una città, lontani da casa, con una spranga di ferro in mano. Ci dobbiamo interrogare sulla responsabilità dei genitori”, afferma il portavoce del Governo, Olivier Véran ai microfoni di ‘France Inter’ in merito agli incidenti scoppiati in Francia in seguito all’uccisione del 17enne Nahel martedì scorso.
Tornando sulla protesta più in generale, Véran sottolinea che “c’è un movimento di rabbia, di difficoltà chiaramente. La morte del giovane Nahel è una dramma umano, che richiede delle risposte da parte della giustizia. C’è un’emozione, che non è limitata ai quartieri di periferia ma che attraversa tutto il paese, perché un ragazzo di 17 anni è morto in modo così brutale”.
L’appello della nonna della vittima
Un appello alla pacificazione della piazza in tumulto arriva dalla nonna di Nahel (nella foto in alto la mamma in piazza per la protesta), che assicura di avercela solo con il poliziotto che ha ucciso suo nipote, ma non con gli altri agenti. “Meno male che ci sono” afferma la donna, parlando con Bfmtv, dopo aver lanciato un appello alla calma. “Ho fiducia nella giustizia”, assicura poi. E su chi compie violenze in nome di Nahel: “Lo usano come pretesto”. Che non rompano le vetrine, gli autobus, le scuole. Vogliamo far calmare le cose. Non Vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente!”, dice ancora la donna. “Sono stanca”, confida poi. “E’ finita, mia figlia non ha più una vita”.
Sale intanto a vista d’occhio la somma raccolta in donazioni a favore dell’agente che ha ucciso il 17enne Nahel durante un controllo stradale a Nanterre. Finora sono stati raccolti 610mila Euro circa. Commentando la notizia, la nonna del ragazzo ucciso, che si è resa protagonista oggi di un appello alla calma ai manifestanti – ha dichiarato: “Mi si spezza il cuore”. ” Ma sarà punito come chiunque. Ho fiducia nella giustizia”. Esiste una raccolta di donazioni anche a favore della famiglia del ragazzo. Al momento la somma raccolta sarebbe di circa 80mila Euro.
Crosetto: “Italia vicina al governo francese”
“Siamo vicini al governo francese e ci auguriamo che le proteste si plachino. Non è accettabile la violenza che si sta consumando in questi giorni e che sta colpendo non solo la Francia ma molti cittadini francesi. C’è una Europa dei mercati, un’Europa dei popoli che lavora per far sì che nessuno venga lasciato indietro. Quindi quello che sta succedendo non può essere un problema solo francese ma di tutti. Non lasciamo la Francia da sola”, ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di Fenix, la festa giovanile di Fratelli d’Italia.
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, si è detto oggi ‘preoccupato’ per il proseguimento delle rivolte in Francia. “Naturalmente seguiamo con preoccupazione” ciò che avviene in Francia e “spero molto, sono totalmente persuaso, che il capo dello stato francese trovi i mezzi per fare in modo che la situazione migliori rapidamente”, ha affermato in un’intervista a Ard. Le violenze e i disordini hanno determinato il rinvio del viaggio in Germania del presidente francese Emmanuel Macron, atteso a partire da oggi per la prima visita di Stato di un presidente francese in Germania da 20 anni.
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