Giano – Roma
Giano
Via Liguria, 28 – 00187 Roma
Tel. 06/894121
Sito Internet: gianorestaurant.com
Tipologia: tradizionale
Prezzi: antipasti 15/26€, primi 16/32€, secondi 28/32€, piatti da condividere 52/85€, dolci 14€
Chiusura: Lunedì e Martedì
OFFERTA
Con la consulenza di Ciccio Sultano, chef del Duomo di Ragusa Ibla, e attraverso le mani di Nicola Zamperetti, executive chef, Giano Ristorante ha cominciato la sua avventura romana alla fine dello scorso anno, incastonato nella bella cornice del nuovo albergo W Rome della catena Marriot, a due passi da Via Veneto. Il menù ovviamente parla siciliano con la presenza di alcuni piatti iconici di Sultano (quasi sempre) ben eseguiti da Zamperetti e con i dolci del bravo Fabrizio Fiorani che, sempre all’interno dell’hotel, ha aperto la sua boutique-pasticceria dal nome inequivocabile: Zucchero. Si parte bene con il mini tacos con tartare di tonno e un gustoso panino con panelle fritte alla perfezione. Buona la caponata di melanzane molto ricca di cipolla, con la giusta nota agrodolce e una consistenza quasi cremosa. Tra i primi piatti abbiamo optato per lo “spaghetto taratata” con pesto di prezzemolo, menta e limone, bottarga di tonno, mollica di pane croccante e carpaccio di cernia (due piccole fettine sottili che non si percepivano affatto), squilibrato sulla salsa verde che appiattiva l’insieme. Gustoso il pesce spada alla palermitana tagliato alto e poi impanato, servito su un letto di polvere di pomodoro e con una salsa di olive e capperi, accompagnato da una cipolla fondente. OlioSaleGrano è il nome di questo “dolce non dolce” in cui i tre elementi essenziali concorrono a creare un buon equilibrio al palato, bilanciando la nota dolce del cioccolato bianco con quella sapida del caramello salato e il tocco finale dell’olio EVO. Piacevole anche il contrasto di consistenze tra il crumble e la cremosità del resto; in accompagnamento un gelato alla mandorla semplicemente delizioso. In chiusura un caffè sottoestratto, dalla crema evanescente con piccole bolle d’aria e un gusto diluito e non particolarmente aromatico.
AMBIENTE
Superata la hall si prosegue lungo un corridoio che arriva direttamente al ristorante, composto da una serie di salette arredate con gusto, in uno stile moderno, originale e dai colori decisi e ben abbinati. Comode le poltroncine e i divanetti che fungono da sedute, mentre i tavoli sono “nudi” e con i poggiaposate in marmo. Due gli spazi all’aperto dell’albergo: il giardino clandestino e a piano terra e il roof top all’ultimo piano.
SERVIZIO
Cortese ma ancora in fase di rodaggio, con un eccesso di cortesia che suona innaturale.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net