Giustizia, Foti: “Nessuna guerra con le toghe, ma quello che succede desta preoccupazione”

8 Lug 2023 10:30 - di Federica Parbuoni
giustizia foti

«Nessuno vuole aprire una guerra tra politica e magistratura, certamente non noi». A ribadirlo è il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, parlando del tema giustizia e sottolineando che «semmai è successa un’altra cosa: il ministro Nordio non aveva ancora illustrato la sua riforma e l’Anm già la contestava…». «Noi – ha aggiunto Foti – siamo per una giustizia che funzioni, ma non siamo certo giustizialisti». Quanto a quello che sta accadendo intorno al ministro del Turismo, Daniela Santanchè, e il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, l’esponente di FdI ha sottolineato che «desta molto, molto, ma molto stupore e molta preoccupazione».

“L’imputazione cotta per Delmastro lascia perlomeno perplessi”

In un colloquio con il Corriere della Sera, a proposito dell’imputazione coatta per Delmastro, il capogruppo di FdI alla Camera ha sottolineato che «parlo di fatti. Il pm li aveva appurati e ha chiesto il proscioglimento, poi il gip, legittimamente sotto il profilo del codice, ha proceduto in modo diverso vagliando la richiesta di formulazione del capo di imputazione». «Quindi – ha chiesto – possiamo o no essere perlomeno perplessi sul fatto che, con una richiesta del pm di archiviazione, si vada avanti lo stesso? Io credo che in questi casi si arrivi al proscioglimento: quindi, dubbi sorgono».

Lo stupore per il caso Santanchè: “Un’altra anomalia”

Non è da meno il caso Santanchè, «un’altra anomalia», rispetto alla quale Foti si chiede: «Possibile che i giornali sappiano di un’indagine in corso e non lo sappia la diretta interessata? Ci si può stupire o no? È chiaro che anche questo è elemento che porta ad irritazione sotto il profilo dei rapporti lineari tra politica e magistratura». «Lasciamo che la questione sia chiarita o conclusa nei tempi necessari perché ciò accada. Prima non vedo ragioni per cui il ministro del Turismo dovrebbe dimettersi», ha poi precisato Foti rispondendo a una domanda di Paola di Caro, che firma l’articolo. «Non confondiamo questioni ministeriali – ha concluso – con vicende che riguardano tempi lontani e un’attività imprenditoriale che nulla aveva a che fare con il ministero. Se ci sono cose più recenti, lo vedremo».

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