Giustizia, Nordio: “La riforma in Parlamento la prossima settimana. Nessuno scontro con le toghe”
“Non ha fondamento né senso parlare di contrapposizione o di attitudine punitiva verso la magistratura”. A ribadirlo è stato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo a “Piazza Italia”, la manifestazione di FdI in corso a piazza Vittorio a Roma. “Sono stato per 40 anni pm, figuriamoci se posso nutrire ostilità verso la magistratura, si tratta di questioni tecniche”, ha aggiunto il ministro.
Nordio: “Non ha fondamento parlare di contrapposizione con la magistratura”
Poche ore prima era stato lo stesso premier, Giorgia Meloni, a chiarire che da parte del governo non vi è alcun conflitto con la magistratura, dicendosi “stupita” per alcune dichiarazioni giunte dall’Anm, che aveva indicato come punitivi alcuni aspetti della riforma della giustizia, come la separazione delle carriere, mettendoli in relazione con i casi Delmastro e Santanchè. “Noi intendiamo mantenere gli impegni che abbiamo preso con gli italiani e non intendiamo farlo contro i magistrati, anzi speriamo di poterlo fare con il contributo dei magistrati”, ha detto Meloni. Una mano tesa, insomma, cui ha risposto il segretario dell’Anm, Salvatore Cascio. “I magistrati – ha detto – sono sempre pronti a fornire in spirito di servizio il proprio contributo tecnico e d’esperienza, oggi come in passato, per riforme che auspichiamo siano veramente all’insegna di processi più celeri per un effettivo miglioramento del servizio”.
Il ministro: “Riforma della Giustizia in Parlamento la prossima settimana”
Durante il suo intervento a Piazza Italia, rispondendo a una domanda sul tema, Nordio ha anche chiarito di avere intenzione di tenere in massima considerazione le eventuali indicazioni che dovessero arrivare dal Colle sul testo che rappresenta il primo passaggio della riforma e che, dopo essere stato approvato in Cdm, è in attesa di approdare in Parlamento. “Mi inchino agli orientamenti del Quirinale”, ha detto il Guardasigilli, ricordando che “trattandosi di un disegno di legge il transito al Quirinale è un atto dovuto, non è un decreto legge che debba avere il placet”. Insomma, non è previsto che il Colle non controfirmi un disegno di legge. “Si è parlato tanto in questi giorni di bollinatura, noi la riforma l’abbiamo depositata, poi la burocrazia ottocentesca richiede la bollinatura perché il ddl arrivi in Parlamento”, ha proseguito il ministro, spiegando di ritenere che il passaggio avverrà “la prossima settimana”.