“Grandine fascista”: Senaldi e Sallusti smontano l’ossessione della sinistra per la Meloni: “Perversione”

26 Lug 2023 10:19 - di Federica Argento
grandine Sallusti Senaldi meloni

Quell’ossessione che diventa odio. La scelta del titolo di prima di Libero e l’editoriale di Alessandro Sallusti sono tutti da gustare. A iniziare dal titolo, spiritoso ma non troppo: “La grandine è fascista”, che il condirettore Senaldi ha anticipato a “In Onda”, suscitando stizzaa in studio. Il motivo di tale scelta editoriale è semplice. Il dramma delle regioni colpite dal maltempo, dai nubifragi al nord, dagli incendi al sud, si è trasformato in un’arma – ridicola- con cui la sinistra pensa di fare opposizione al governo Meloni. La grandine è fascista, siamo ben al di là del ‘piove, governo ladro’. Qui le pioggia battente e i roghi non sono colpa del governo purchessia, ma di “questo” governo. Del governo Meloni. Il quartetto Schlein, Bonelli, Gribaudo e Costa hanno fatto gli “sciacalli” – come titola il Giornale- incolpando l’esecutivo di negazionismo sul clima. La cosa ridicola è che solo pochi mesi fa l’emergenza era la siccità. E ieri come oggi la colpa era, ugualmente, del governo di centrodestra. Trasformare i drammi di questi giorni- diremmo di questo nostro tempo- in un ring contro un esecutivo in carica da nove mesi come fanno Pd e M5S è da irresponsabili e allontana da una seria riflessione.

Senaldi e Sallusti smontano l’ossessione della sinistra che incolpa  Meloni di tutto

Ma quando c’è l’ossessione di mezzo c’è poco da fare – scrive Sallusti nell’editoriale-. “L’ossessione è quando qualcosa non vuole lasciare la tua mente e le idee ossessive spesso degenerano nella perversione. Ecco, c’è qualcosa di perverso nell’ossessione della sinistra italiana per Giorgia Meloni“. Parlano i fatti e le parole spese. Perde Vox in Spagna? Per la sinistra gongolante a perdere è il modello Meloni. La Sicilia combatte ogni anno contro i roghi – molti dolosi- ma stavolta la responsabilità è del governo che non fa nulla. E a sinistra ignorano le parole di grande buon senso espresse dal ministro Musumeci al riguardo. Lo stesso al Nord: i nubifragi vengono ascritti anch’essi all’esecutivo in carica. Persino la data del 25 luglio – annota Sallusti-  anniversario della caduta del fascismo, offre il destro per un tweet delirante a Nicola Fratoianni: “Per alcuni oggi è lutto nazionale…”. Se non è ossessione questa.

“L’ossessione che diventa odio”

Ma non guariranno tanto facilmente da questa “magnifica ossessione”. E il celebre film non c’entra nulla. C’entra il fatto che “nonostante tutto questo, cresce la fiducia degli italiani nella Meloni e nel suo partito”. E questo amplifica il quadro clinico ossessivo, naturalmente. A nulla servirà alla sinistra “il principio comunista che a prescindere dalla verità e dal bene del Paese «bisogna sostenere tutto ciò che il nemico combatte e combattere tutto ciò che il nemico sostiene», come insegnava ai suoi Mao Tse-tung”. La conclusione del fondo è lo smaschermento finale: “Fateci caso: per l’opposizione l’unica catastrofe naturale rimasta orfana di colpevoli è stata la recente alluvione in Emilia-Romagna: nella rossa Emilia-Romagna, perché l’esame del dna avrebbe certificato ritardi e lacune in contrasto con la narrazione del buon governo della sinistra. Mentire e negare, negare e mentire a seconda delle circostanze. Questo sì che è davvero un brutto clima, ma il buco dell’ozono non c’entra. È l’ossessione della sinistra che diventa odio”. Da applausi. (Qui l’intervento di Senaldi a In Onda).

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