Grillo jr, il tribunale sostituisce il giudice trasferito. Processo a rischio, la difesa chiede il rinvio
È arrivata una prima schiarita sul destino del processo per stupro di gruppo che vede imputato il figlio di Beppe Grillo, Ciro, e tre amici genovesi ( Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria).
Grillo, sostituito il giudice trasferito
Il Tribunale di Tempio Pausania, dopo il trasferimento a Bari di Nicola Bonante, uno dei due giudici a latere, ha provveduto a nominare un nuovo giudice nel collegio del processo iniziato nel 2019. Si tratta di Alessandro Cossu. La notizia non è secondaria, visto che in caso di trasferimento di un giudice esiste il rischio (anche se remoto e molto discusso) che il processo possa ricominciare da zero. O che comunque subisca una battuta d’arresto che allungherebbe ulteriormente i tempi, già biblici. Un’eventualità prevista dalla legge Cartabia nel caso in cui il dibattimento in aula non sia stato registrato. Una possibilità che il pool di difensori dei quattro imputati ha tutta l’intenzione di “sperimentare”.
In dubbio la prosecuzione del processo
A sollevare la questione dei “giudici che vanno via” è stato il presidente dell’Unione delle Camere penali Gian Domenico Caiazza sul Riformista. “C’è qualcuno di voi che, da imputato, accetterebbe l’idea che il giudice, che ha seguito tutta l’istruttoria dibattimentale dalla quale dipende più o meno la tua vita, se ne vada bellamente prima di concludere il processo? E che costui venga sostituito da un giudice che non sa nulla del processo, e che se ne farà un’idea leggendo i verbali? Io non credo”. In realtà il giudice trasferito a Bari avrebbe chiesto di poter restare fino al termine del processo.
La difesa chiede il rinvio del processo
Per oggi è prevista una nuova udienza, l’undicesima. Ma il collegio difensivo si è giocata la carta del rinvio. Lo stop – secondo i legali della difesa – sarebbe utile a ricevere il parere del Csm sull’applicazione al dibattito, sino al termine del processo. Ora la decisione spetta al collegio dei giudici presieduto da Marco Contu. Che si è riunito per decidere sulla richiesta di rinvio dell’udienza.
In calendario un’udienza decisiva
Se si dovesse svolgere regolarmente, si preannuncia lunga e dibattuta. Verranno esaminati tutti i video, le foto, le intercettazioni telefoniche e le interazioni sui profili social dei quattro imputati e della presunta vittima. Già analizzati dal consulente informatico nominato dalla Procura, Mauro Sanna. Una mole impressionante di dati, 40 terabyte, che verranno scandagliati dai legali delle parti. Spicca tra il materiale ammesso al processo un video di 20 secondi con le immagini di un rapporto sessuale. Sarà sulla consensualità o meno che gli avvocati si daranno battaglia.