La Florida accusa Zuckerberg: i tuoi Social supportano la tratta di esseri umani

15 Lug 2023 21:12 - di Redazione

L’accusa è pesantissima e rischia di avere conseguenze molto spiacevoli per Marc Zuckerberg: i suoi Social – Facebook, Instagram e Whatsapp – supportano il traffico di esseri umani.

A puntare il dito contro Zuckerberg e il gruppo Meta, che include, appunto, i tre Social, è lo Stato della Florida sulla base, scrive France Soir, di un Report dell’organizzazione americana Human Trafficking Institute.

Zuckerberg è stato convocato davanti al Consiglio federale della Florida sulla tratta di esseri umani dal presidente dell’organismo, la repubblicana Ashley Moody, procuratore generale della Florida, che ha chiesto spiegazioni alla Big Tech.

Facebook, Instagram e, in misura minore, WhatsApp e Messenger, sono, contesta Ashley Moody, le applicazioni preferite” dai trafficanti.

Secondo una tabella che accompagna il comunicato della procuratrice, Facebook e Instagram da soli rappresentano il 60% dei casi segnalati sulle dieci principali piattaforme coinvolte.

L’indagine, condotta assieme alle forze dell’ordine della Florida ha scoperto che 146 dei 271 casi di utilizzo di trafficanti di social media riguardavano le piattaforme di Meta.

SnapChat è la terza applicazione utilizzata, molto più di TikTok o Discord.

Anche un’altra organizzazione, il National Center for Missing & Exploited Children (Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati) punta il dito, nel suo rapporto CyberTipline 2022 .

Non è la prima volta che Mark Zuckerberg e la sue creature sono tirate in ballo per l’uso di Facebook e altri social network nel traffico di esseri umani.

A febbraio, ricorda France Soir, era stata la National Society for the Prevention of Cruelty to Children, un’organizzazione britannica, a  pubblicare un rapporto che solleva il problema  dell’uso di Meta:. “per la prima volta, è stato dimostrato che ambienti di realtà virtuale come il Metaverso, accessibile tramite le cuffie Oculus, è coinvolto in crimini di immagini di abusi sessuali su minori”, è scritto nel rapporto.

A giugno era stato il commissario europeo Thierry Breton a chiedere spiegazioni” e “ misure immediate” a Mark Zuckerberg contro lo sfruttamento sessuale dei bambini sui suoi social. “Il codice di protezione dei minori non vincolante di Meta non sembra funzionare “, ha detto Breton.

“Mark Zuckerberg deve ora spiegarsi e agire immediatamente “, ha scritto in un tweet, annunciando la sua intenzione di confrontarsi “di persona”con il CEO di Meta il 23 giugno.

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