L’affondo di Maurizio Gasparri: «Greta vada in Cina. Non prende l’aereo? C’è la moto…»

18 Lug 2023 10:23 - di Paolo Sturaro
gasparri greta

Un affondo durissimo, quello di Maurizio Gasparri, sulla questione climatica e su Greta. In un’intervista a Repubblica, fa il quadro della situazione. «Sono stato poco tempo fa in Giordania e c’era un caldo più che sopportabile. Battute a parte: penso che l’umanità abbia attraversato vari momenti, dove ci sono terre c’erano dei mari, sono accadute molte mutazioni. Non ce la possiamo cavare col fatalismo e va bene. Ma sono contrario alle esagerazioni. E poi credo occorra spalmare su una tempistica meno improvvisata la politica europea: il cambiamento va fatto ma la transizione da qui al 2035 non è fattibile».

Maurizio Gasparri punge Greta

Il problema esiste, ma è planetario. «Noi, a livello europeo, causiamo il 7 per cento dell’emissione dell’anidride carbonica del pianeta. Quindi va affrontato il dossier Cina, India e il resto del pianeta. A me ad esempio ha colpito che Greta non sia andata a Pechino. Dice che non prende l’aereo, allora vada in moto… Marco Polo con altri mezzi c’è andato secoli fa, perché lei no? Ha idea di come producono e di quanto inquinano?».

«A sinistra c’è solo demagogia»

«La destra è il realismo, la sinistra è l’illusione, l’utopia, l’idea che siamo tutti uguali anche se poi non è così. E anche tanta demagogia. Tempo fa in Rai a una trasmissione ho sentito che parlavano delle bonifiche del Duce, come se fosse stata una specie di devastazione ambientale di un ecosistema. E consideri che lì prima c’era la malaria: ora, se fra tutte le cose, dobbiamo contestare pure quella…».

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