Legge Ue sulla “natura”, FdI: “Una roba chic di sinistra che però danneggia l’agricoltura e la pesca”
“Per pochi voti è passata una proposta di regolamento che secondo noi è particolarmente critica per gli uomini e le donne che lavorano nel campo dell’agricoltura, della pesca, in generale per tutti coloro che vivono nel mondo rurale”. Così Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo ed eurodeputato di Fratelli d’Italia, commenta il via libera di Strasburgo alla posizione negoziale sulla legge sul ripristino della natura con il voto della sinistra e con la leader degli ecologisti Greta Thunberg in tribuna ad applaudire.
Procaccini: una legge chic sulla “natura” che affossa agricoltura e pesca
“Consideriamo questa legge figlia del ‘green chic’ – continua Procaccini con i giornalisti -, che va tanto di moda, di persone che non hanno mai messo piede nella natura, che non ci vivono e che dalle loro ztl impongono a tutti coloro che, invece, nella natura vivono immersi e la custodiscono meglio di chiunque altro le loro ideologie e utopie”. Per lui, infatti, si tratta di una “proposta pregiudizievole per la natura stessa perché abbandonare i boschi, i fiumi a loro stessi, riportare la palude a com’era, per noi è estremamente negativo e ricadrà su tutti i governi, compreso quello italiano”.
Il voto contrario del governo Meloni sulla proposta
proposito del governo di Giorgia Meloni, l’eurodeputato ricorda che l’esecutivo aveva già votato contro la proposta, che è molto simile a quella del Consiglio europeo, e annacquata in parte rispetto a quella della Commissione: “Gli aspetti positivi – dice – erano gli emendamenti che sono passati, molti dei quali a firma Ecr, grazie ai colleghi Berlato e Fiocchi che con me condividono la commissione Envi”.
“Resta il fatto che si tratta di un testo che è impregnato di questa ideologia e, malgrado il voto contrario delle commissioni Ambiente, Agricoltura e Pesca, e quindi di coloro che si occupano di questa materia, è passato in plenaria, seppur con una manciata di voti, e quindi questo lo rende comunque oggetto del dibattito che si svolgerà”.