L’Fsb di Mosca accusa: gli 007 di Kiev hanno cercato di uccidere due giornaliste
Nello scambio di accuse quasi quotidiano fra Mosca e Kiev, l’intelligence russa Fsb, accusa apertamente gli 007 ucraini di aver cercato di uccidere due giornaliste, la direttrice di Russia Today, Margarita Simonyan, e l’ex-candidata alla presidenza nonché figlia dell’ex-sindaco di San Pietroburgo Anatolij Aleksandrovic Sobcak, Ksenia Sobchak.
Secondo l’agenzia Ria Novosti che cita una nota dell’Fsb, gli 007 russi sono riusciti a sventare l’attentato arrestando, a Mosca e nella regione di Ryazan, membri del gruppo ‘Paragraph-88’, identificato come “neonazista”, che avevano compiuto sopralluoghi “agli indirizzi di lavoro e di residenza” di Margarita Simonyan e Ksenia Sobchak.
Sventato l’agguato dall’Fsb, 1,5 milioni di rubli per ogni omicidio
Sempre secondo Ria Novosti, gli arrestati hanno ammesso che avrebbero ricevuto un milione e mezzo di rubli per ogni omicidio.
“Nel corso delle indagini – ha precisato l’Fsb – sono stati sequestrati un fucile d’assalto Kalashnikov, 90 munizioni, coltelli, tirapugni, manganelli di gomma, bandiere con simboli nazisti, letteratura nazista, nonché apparecchiature di comunicazione e computer con informazioni che confermano le loro intenzioni”.
E c’è stato, scrive l’Isw, l’Institute for the Study of War, un think tank statunitense collegato alla Difesa Usa e Al Pentagono, un altro arresto eccellente in Russia: in manette è finito un ex-ufficiale dei Servizi d’intelligence russi dell’Fsb, Mikhail Polyakov, che sarebbe l’amministratore di diversi canali Telegram molto popolari che si occupano di politica interna del Cremlino.
In manette ex-agente Fsb, gestiva canale Telegramm “Lavanderia del Cremlino”
Polyakov è stato arrestato dalla polizia di Mosca con l’accusa di estorsione nei confronti di non meglio specificati uomini d’affari e politici.
Fonti russe sostengono che Polyakov gestisca il canale Telegram “Lavanderia del Cremlino” e sia legato anche ai canali “Brief” e “Siloviki” o ne sia l’amministratore. Ma “Brief” e “Siloviki” negano tuttavia ogni collegamento con Polyakov.
Questi tre canali, sostiene l’Isw, speculano regolarmente sulle politiche e le dinamiche interne fra fazioni politiche russe e hanno promosso diverse voci poi circolate nello spazio informativo russo.
“I canali Telegram che speculano sulle politiche interne del Cremlino rappresentano una particolare nicchia dello spazio informativo russo e l’arresto di Polyakov suggerisce che il Cremlino intenda sopprimere speculazioni sulla politica interna dopo la ribellione della Wagner”, nota il think tank americano.
Ricompare la Wagner, arrivati mercenari in Bielorussia stanotte
Quanto alla Wagner e al suo capo e fondatore Prigozhin, il servizio ucraino delle guardie di confine conferma la presenza in Bielorussia di gruppi separati della compagnia di mercenari e sottolinea di volerne monitorare i movimenti.
La circostanza – per giorni non si è capito dove fossero spariti i mercenari che puntavano a Mosca – è stata svelata a Ukrainska Pravda dal portavoce delle Guardie, Andrii Demchenko, dopo che un media indipendente bielorusso ha riferito dell’arrivo stanotte di un convoglio della Wagner, entrato dalla Russia in Bielorussia.
Ieri Demchenko aveva negato che mercenari della Wagner fossero già arrivati in Bielorussia, ma non aveva escluso che ciò potesse avvenire in futuro.
“Attualmente le informazioni disponibili mostrano che si cominciano ad osservare arrivi dalla Russia di gruppi separati di rappresentanti compagnie militari private”, ha detto il portavoce. “Continuiamo a monitorare la situazione per capire dove verranno dispiegati, quanti sono e quali compiti svolgeranno”, ha aggiunto.