L’Ucraina: fateci entrare nella Nato, è l’unica via per la pace. Visita segreta del Direttore Cia a Kiev
In vista del prossimo summit Nato di Vilnius, con un’intervista a Politico, Bild e Die Welt, rilanciata dall’agenzia tedesca Dpa, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, chiede a Berlino di non ripetere “l’errore fatto dalla cancelliera Merkel a Bucarest nel 2008 quando si oppose con forza a qualsiasi progresso per l’adesione dell’Ucraina alla Nato” e sostiene, invece, che proprio l’ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica porterebbe alla pace.
L’adesione dell’Ucraina alla Nato non porterebbe a un’altra guerra, a un conflitto più ampio con la Russia, afferma il ministro, convinto che sia invece “la strada per la pace” perché la Russia non oserebbe attaccare di nuovo il suo Paese.
L’Ucraina, secondo Kuleba, avrebbe quindi sollevato la Nato dall’impegno a difesa del fianco orientale.
“Prenderemo noi quest’onere”, dice il ministro, ripetendo che Kiev non si aspetta di entrare nell’Alleanza Atlantica con la guerra in corso da oltre un anno.
Ma, afferma convinto Kuleba, dopo la guerra, sarebbe un suicidio per l’Europa non accettare l’Ucraina come membro della Nato. È l’unico modo, sostiene il ministro, per chiudere la porta all’aggressione russa: far entrare Kiev nella Nato.
Il Washington Post, citando fonti informate, svela, intanto, che a inizio giugno il direttore della Cia, William Burns, è stato in visita in Ucraina, una missione rimasta finora segreta.
In quest’occasione ufficiali ucraini hanno rivelato una “strategia ambiziosa” per riprendere il controllo dei territori occupati dai russi e avviare negoziati per il cessate il fuoco con Mosca entro la fine dell’anno.
Gli strateghi militari di Kiev esibiscono ottimismo rispetto all’obiettivo di riconquistare un territorio significativo entro l’autunno, spostare artiglieria e sistemi missilistici vicino alla linea di confine con la Crimea, avanzare ulteriormente nell’est del Paese. E, a quel punto, avviare i negoziati con Mosca per la prima volta da quando i colloqui di pace si sono interrotti nel marzo dello scorso anno.
La visita di Burns in Ucraina è avvenuta prima della rivolta di Yevgeniy Prigozhin in Russia e della sua marcia su Mosca alla testa dei suoi 25.000 mercenari del gruppo Wagner. E ha incluso incontri con Zelensky e con i vertici dell’intelligence di Kiev.
“Il direttore Burns è stato di recente in Ucraina, come ha fatto regolarmente dall’inizio della recente aggressione russa più di un anno fa”, ha fatto sapere al Washington Post un funzionario americano.
L’obiettivo della missione è stato riaffermare, scrive il quotidiano, l’impegno dell’amministrazione Biden a condividere informazioni d’intelligence per aiutare l’Ucraina nella difesa.
“La Russia negozierà solo se si sentirà minacciata”, ha ammonito un alto funzionario ucraino.
Ma, scrive il Post, resta da vedere se l’Ucraina sarà in grado di realizzare questi piani, con una tempistica così ridotta.
Dal canto suo la Cia non ha voluto commentare le valutazioni di Burns rispetto alle prospettive dell’offensiva.
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