Macron studia come “spegnere” i social in caso di disordini: stop ad alcune funzionalità
Macron studia come “spegnere” i Social in caso di disordini dopo che la Francia è stata messa a ferro e fuoco dagli immigrati delle banlieu di seconda e terza generazione.
Il portavoce dell’esecutivo, Olivier Véran ha spiegato che il governo francese potrebbe prendere in considerazione la “sospensione di alcune funzionalità” dei Social in caso di nuove rivolte, ma non intende procedere con quello che definisce un “blackout generalizzato”.
La precisazione di Véran arriva dopo le osservazioni del presidente francese, Emmanuel Macron, che ieri non aveva escluso un intervento per limitare i social network ampiamente utilizzati dai rivoltosi in Francia sia per coordinarsi che per trasferire informazioni sui metodi da adottare nella guerriglia urbana che ha sconvolto il Paese.
“Ad esempio ci sono delle funzioni di geolocalizzazione, su certe piattaforme, che permettono ai giovani di trovarsi in questo o quel posto, mostrando scene, come accendere fuochi – ha spiegato il portavoce dell’esecutivo, Olivier Véran. – Questi sono inviti all’organizzazione dell’odio nello spazio pubblico e lì si ha l’autorità per poter sospendere”.