Mafia, Conte insulta Mantovano e il governo. FdI: “Ha passato il segno, da lui mistificazioni e fake news”
«Sono surreali e strumentali le parole di Giuseppe Conte riferite al convegno di Fratelli d’Italia Parlate di Mafia, quando afferma che avremmo parlato di mafia ‘a vanvera’. In quella occasione erano raccolti a parlare di mafia i più alti vertici della magistratura, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, oltre che eminenti accademici. Le affermazioni di Conte, dunque, offendono in primo luogo chi quotidianamente lavora per combattere la criminalita’ organizzata. Se questo non bastasse, inoltre, riguardo l’intervento del sottosegretario Mantovano fa vera e propria mistificazione attribuendogli parole che non ha mai pronunciato». Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, che ha curato l’organizzazione del convegno ‘Parlate di Mafia’.
“L’antimafia non può essere terreno di scontro politico”
«Il sottosegretario, che è anche magistrato e di lotta alla mafia ne sa molto pià dell”avvocato del popolo’, non ha mai paragonato l’assistenzialismo delle mafie al reddito di cittadinanza. Piuttosto ha detto che le mafie hanno un proprio assistenzialismo, che è affermazione tanto vera quanto incontrovertibile. La verità è che ogni occasione è buona per il M5S per tentare di attaccare la maggioranza, ma stavolta si è passata la misura, trasformando l’antimafia in terreno di scontro politico e propalando fake news», aggiunge Kelany.
Conte ha perso la testa per le parole di Mantovano
Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, sui social network, ha dedicato un lungo post al convegno “Parlate di Mafia”, cercando di sminuire la portata dell’evento palermitano, attaccando in particolare il sottosegretario Alfredo Mantovano. Un attacco che è stata un’autodifesa, visto che le politiche del M5s (dal reddito di cittadinanza, in alcuni numerosi casi di cronaca finiti direttamente in tasca ai mafiosi (o alle cosche), alle politiche del governo Conte, come la scarcerazione di 400 boss durante il periodo della pandemia). Da qui la necessità dell’ex premier, di difendersi davanti al suo elettorato. Persino con mistificazioni e fake news.
torni nel suo lavoro che è, il professore? de che.
Conte, un bambino dispettoso di 5 anni di eta’ costantemente in cerca di attenzione.
Come dice Piero sansonetti, Conte non esiste.