Memorandum sui migranti, storico accordo tra Ue e Tunisia. Meloni: “Impensabile fino a pochi mesi fa”
Il partenariato con la Tunisia «è da considerarsi un modello per costruire nuove relazioni con i nostri vicini del Nord Africa», un risultato che «pochi mesi sarebbe stato impensabile». Nelle parole del premier Giorgia Meloni c’è tutta la soddisfazione per un risultato per certi versi storico.
Il ruolo decisivo della Meloni nel Memorandum Tunisia-Ue
«Lo dico con una punta di orgoglio ma anche con con grande gratitudine nei confronti della Commissione europea», ha aggiunto la Meloni nell’incontro con la stampa dopo la firma del memorandum d’intesa fra Ue e Tunisia. Accanto al nostro premier, nel palazzo presidenziale di Cartagine, il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il primo ministro olandese Mark Rutte e il presidente tunisino Kais Saied.
Con la firma a Tunisi del memorandum tra Ue e Tunisia, c’è un deciso cambio di passo, grazie allo sforzo determinante del governo italiano. Il memorandum Ue-Tunisia, ha ricordato la Meloni è infatti «il risultato di un grande lavoro diplomatico che tutti hanno portato avanti con pazienza e lungimiranza. Siamo molto soddisfatti del memorandum. È un ulteriore passo importante verso la creazione di un vero partnenariato tra Tunisia e Unione europea che possa affrontare in maniera integrata la crisi migratoria e lo sviluppo per entrambe le sponde del Mediterraneo».
Von der Leyen: un memorandum in 5 punti
Non nasconde la soddisfazione neanche la presidente von der Leyen, che ha spiegato come l’intesa si basi su “cinque pilastri”, tra cui la lotta alla immigrazione clandestina e un sostegno di 100 euro alla Tunisia. «Eravamo qui l’11 giugno e dopo solo un mese siamo di nuovo qui. I nostri team hanno lavorato molto duramente per concludere in tempi brevi un pacchetto forte, che è un investimento nella nostra prosperità condivisa, stabilità e nelle generazioni future». «Lavoreremo con la Tunisia per una partnership operativa anti-trafficanti, aumenteremo la nostra collaborazione in operazioni di ricerca e salvataggio e abbiamo concordato di cooperare per la gestione delle frontiere, contro i trafficanti e per affrontare le cause di base (dell’immigrazione ndr.) nel pieno rispetto del diritto internazionale. Per questo, renderemo disponibili più di 100 milioni di euro di finanziamenti Ue».
Per la presidente della Commissione Ue, «il quinto pilastro è l’immigrazione, dove abbiamo bisogno più che mai di una cooperazione efficace. Il tragico naufragio poche settimane fa, in cui molte persone hanno perso la vita, è stato un altro invito ad agire. Abbiamo bisogno di un giro di vite sui trafficanti, che stanno sfruttando la disperazione umana e dobbiamo rompere il loro sconsiderato modello di business», ha detto von der Leyen. «Adesso tocca agli Stati membri dell’Ue approvare l’accordo raggiunto tra la Commissione Ue e la Tunisia. Sono fiducioso che avrà un ampio supporto», ha aggiunto il premier olandese Mark Rutte.
Il 23 luglio la Conferenza di Roma sulla migrazione
Ma il memorandum di Cartagine è solo «un punto di partenza». La prossima Conferenza internazionale sulla migrazione – ha ricordato la Meloni – sarà infatti organizzata a Roma domenica 23 luglio. Il presidente tunisino Saied «sarà protagonista, ma parteciperanno diversi capi di Stato e di governo dei Paesi mediterranei», ha aggiunto. «È un altro importante passo per affrontare il tema della cooperazione mediterranea con un approccio integrato. Lo considero l’inizio di un percorso che può consentire una partnership diversa rispetto al passato», ha concluso Meloni.