Migranti, domenica a Roma la prima conferenza internazionale del governo con von der Leyen

21 Lug 2023 17:06 - di Mario Campanella
migranti

Il Piano Mattei prende consistenza e coinvolge anche l’Europa. Palazzo Chigi convoca la prima conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni. E rilancia il forte impegno di Giorgia Meloni che sta trascinando l’Occidente verso un rapporto diverso con l’Africa. Domenica prossima 23 luglio si terrà la conferenza, organizzata dal governo per “avviare un percorso internazionale, per attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l’Africa, affrontare le cause profonde dei flussi irregolari, per sconfiggere l’attività criminale dei trafficanti di esseri umani e per individuare soluzioni a tutela dell’ambiente cogliendo le sfide della diversificazione energetica e del cambiamento”, scrive Palazzo Chigi in una nota. Un appuntamento così importante da far registrare la presenza della presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen.

Migranti, la prima conferenza internazionale

La nota del governo precisa che la conferenza discuterà “della pianificazione e la realizzazione congiunta di iniziative e progetti in sei settori principali: agricoltura; energia; infrastrutture; educazione-formazione; sanità; acqua e igiene. Il formato – si aggiunge in conclusione – comprende i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, nonché gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa e i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali. Nazioni di origine, di transito, di primo arrivo in Europa e partner come gli Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo”.

Il Piano Mattei e il ruolo di Palazzo Chigi

Sin dal suo insediamento Giorgia Meloni ha tracciato una linea diversa nel rapporto con i paesi africani riproponendo il piano elaborato dal  presidente dell’Eni Enrico Mattei, uno dei più grandi protagonisti del dopoguerra italiano, capace di portare l’Italia in una dimensione di primazia nel settore energetico impostando un rapporto di reciprocità con paesi ricchissimi di materie prime ma povere. Il presidente del Consiglio ha più volte sottolineato la necessità di porre fine alla logica “predatoria” che ha caratterizzato l’Occidente verso il continente africano, impoverendolo ulteriormente e causano i grandi flussi migratori degli ultimi 25 anni. Un approccio che ha incontrato l’adesione dei diretti interessati e che sta contaminando positivamente gli altri paesi europei, come testimonia la presenza, domenica prossima, di Von der Leyen.

Un nuovo approccio con il continente africano

La conferenza programmatica di domenica sarà l’occasione per ribadire un concetto che rappresenta la necessità per il mondo industrializzato di costruire equilibri geopolitici diversi. Più volte è stato sottolineato come la Cina abbia colonizzato parte del continente africano investendo ingenti risorse per acquisire materie prime strategiche. Il governo Meloni ha potuto completare il percorso di indipendenza dal gas russo anche grazie ad accordi con i singoli paesi del Nordafrica, dimostrando come sia possibile puntare a realizzare un mondo diverso e lontano dalle politiche egemoniche dei secoli scorsi verso un continente ricco di risorse e con una densità demografica in costante aumento.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *