Migranti, Mattarella spinge la linea italiana: “Problema internazionale, il governo s’è mosso bene”

27 Lug 2023 15:34 - di Mario Campanella
Mattarella

Mattarella ribadisce con coraggio e autorevolezza la necessità che la questione immigrazione diventi un problema internazionale e plaude alla Conferenza promossa nei giorni scorsi dal governo Meloni sulle prospettive del Mediterraneo e sulla reciprocità con l’Africa. Il Presidente della Repubblica, nel corso della tradizionale cerimonia del Ventaglio al Quirinale ha detto che l’immigrazione “è un tema che riguarda tutti i paesi, non solo l’Italia, ed è stato importante l’evento promosso dal governo sui flussi migratori e di rilevo l’intento di condividere le riflessioni. Affinché la comunità internazionale lo affronti come tema globale, servono soluzioni condivise”. “Si tratta di un fenomeno globale- ha aggiunto il Capo dello Stato-, presente in tutti i continenti, che muove da tante cause, tra queste quella prodotta da un mondo sempre più interconnesso e ravvicinato tra le sue varie parti, anche tra quelle che prima apparivano assolutamente distanti”.

Le parole di Mattarella e l’appello di Papa Francesco

Già in precedenza il Capo dello Stato aveva sottolineato il ruolo svolto dall’Italia e la necessità che la comunità internazionale non lasciasse da sola il nostro Paese a fronteggiare questa emergenza continua. Il 17 aprile, poche settimane dopo la tragedia di Cutro, Mattarella aveva richiamato l’Unione Europea a un ruolo più incisivo ed efficace affermando, nel corso dell’incontro con il presidente polacco Duda che “Nessuno Stato può affrontare da solo la sfida epocale delle migrazioni, ma l’Unione europea può farlo con un’azione coordinata e ben organizzata e una nuova politica che superi regole ormai preistoriche”.

Un concetto che era stato espresso con forza da Papa Francesco, al ritorno di un viaggio in Bahrein, quando aveva affermato con molta nettezza che “i migranti vanno salvati e integrati, ma l’Europa deve darsi una mossa, perché l’Italia non può essere lasciata sola. Questo governo o un altro- aveva aggiunto il Pontefice-non può fare nulla senza l’accordo con l’Europa. La responsabilità è europea”.

La Conferenza di Roma come percorso politico e culturale

La Conferenza di Roma, organizzata la scorsa settimana dal governo Meloni, alla presenza di Ursula Von der Leyen, e richiamata oggi dal presidente Mattarella, è un percorso politico e culturale che incontra adesioni. Si percepisce al di là della continua politica dell’emergenza, una visione nuova, orientata alla reciprocità con l’Africa e i Paesi più poveri, che supera le logiche dell’Occidente “predatorio”. Un viatico di pace e di sviluppo che sta contaminando le coscienze, anche oltre i confini europei. La visione di un problema che è la causa di fattori diversi, tra i quali certamente un atteggiamento storico dei Paesi capitalisti assolutamente inadeguato. L’Italia ha riassunto una centralità nel bacino del Mediterraneo che è essenziale sia per frenare i flussi migratori, sia per garantire prospettive diverse al Nordafrica.

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