Migranti, von der Leyen: “L’accordo con la Tunisia un modello da seguire”. La sinistra va ai matti

23 Lug 2023 19:14 - di Alberto Consoli
Ursula von der Leyen

L’accordo con la Tunisia un modello da seguire e riproporre con altri Paesi nel bacino del Mediterraneo. A sottolineare la bontà della linea tracciata dal governo Meloni è stata la commissaria europea Ursula von der Leyen alla conferenza di Roma voluta da Giorgia Meloni. «Vogliamo che il nostro accordo con la Tunisia sia un modello. Un progetto per il futuro, per partenariati con altri Paesi della regione. Vogliamo adottare un approccio pragmatico basato su interessi condivisi e valori comuni». La commissaria Ue plaude all’iniziativa della premier e ribadisce le finalità strategiche del “processo di Roma”, come Meloni ama definire la conferenza internazionale svoltasi alla Farnesina.

Ursula von der Leyen: “L’accordo con la Tunisia è un modello da seguire”

«Vogliamo anche costruire ponti tra le due sponde del Mediterraneo. Dobbiamo formare la forza lavoro di cui hanno bisogno le economie nuove ed emergenti. Possiamo costruire un sistema più equilibrato in cui le persone si muovono, imparano, lavorano”. Von der Leyen e Meloni si intendono sulla lotta ai trafficanti di esseri umani. “Troppi hanno messo la loro vita nelle mani di contrabbandieri e trafficanti senza scrupoli. Questo è diventato un redditizio modello di business della criminalità organizzata. Ma la realtà è che i criminali non possono mai garantire un nuovo inizio. Commerciano sui sogni e sulla vita umana”. “Dobbiamo rompere il cinico modello di business dei trafficanti – ha proseguito la von der Leyen -. L’apertura di nuovi percorsi legali tra i nostri continenti può creare un’alternativa reale e sicura ai pericolosi viaggi attraverso il mare. Dobbiamo unire le forze. Per questo, possiamo contare sul prezioso supporto e sulla competenza delle organizzazioni internazionali e delle agenzie europee”.

Conferenza su migranti e sviluppo, la sinistra sclera

Del resto, due missioni in Tunisia di Meloni insieme alla commissaria europea stanno a testimoniare una centralità che l’Italia si è assunta grazie al governo di centrodestra nel bacino del Mediterraneo. Centralità riconosciuta a livello internazionale. Solo la sinistra, rimasta senza parole, non può che straparlare e abbaiare alla luna in una giornata determinante per l’Italia e il suo governo. Solo Nicola Fratoianni  può permettersi parole fuori luogo, per giustificare un’opposizione purchessia. “C’è davvero un abisso tra il dignitoso appello di Papa Francesco di non ignorare il dramma dei migranti che muoiono nel deserto e nel Mediterraneo e le banali parole di Meloni, Tajani e di qualche dittatore nordafricano intrise nient’altro che di retorica e di egoismo”.

Il web irride Fratoianni: “Banali e ipocriti siete voi”

Un twitter sconsiderato che si tira dietro l’indignazione del web. “Scusi, avviare un percoprso di crescita e sviluppo nei Paesi del Mediterraneo è banale? Direi che sono banali e ipocrite  le prese di posizioni di una ultra sinistra pover di idee e di iniziativa”: è il commento di un utente all segretario nazionale di Sinistra Italiana. “E il nulla cosmico parlò”, sottolinea un altro. Fratoianni si riferiva  alla presenza del presidente tunisino Kais Saied alla Conferenza di Roma. Gli va dietro il segretario di Più Europa, Riccardo Magi che deve essersi perso qualche passaggio.

Fratoiannio e Magi rosicano, il web li seppellisce

“Alla conferenza del Mediterraneo organizzata da Giorgia Meloni c’è un grande assente: la parola diritti dei migranti”.  “Finalmente, dopo l’accordo con la Tunisia, abbiamo capito in cosa consiste il piano Mattei: appaltare ai paesi del Nord Africa il tanto sbandierato blocco navale, irrealizzabile e insostenibile giuridicamente a livello di diritto europeo e internazionale, in barba ai diritti di chi parte”. No, è lui che ha capito male. Basta leggere gli interventi del premier e degli altri ospiti, della vonder Leyen per credere. Deformare la verità non ha più senso. Se vogliono fare opposizione mettano un cantiere idee, non illazioni veicolate maldestramente come verità. Anche Magi si prende la sua parte di insulti social: “A bello, sappiamo che non hai capito. Chi entra senza documenti è un clandestino”. Un altro va giù pesante: “Lei è ridicolo, ci saluti il suo amico Soros”.

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